Cmb conquista i cieli di Milano: nel vivo i lavori al CityWave, la porta d'accesso a CityLife
Emiliano Cacioppo, consigliere delegato Cooperativa muratori e braccianti di Carpi: «È un unicum nell’edilizia contemporanea»
CARPI. Cmb fa crescere “l’onda” sui cieli di Milano. La Cooperativa muratori e braccianti di Carpi ha dato il via a una nuova fase del cantiere di “CityWave”, un edificio nato dalla riqualificazione della Fiera meneghina. La squadra di Cmb è affiancata dai lavoratori di Colombo Costruzioni nel realizzare il progetto firmato dallo studio Big, acronimo di Bjarke Ingels Group.
“Big” nel senso di grandi in inglese saranno sia le dimensioni del palazzo sia i vantaggi per l’ambiente. Su CityWave saranno posizionati oltre undicimila metri quadri di pannelli fotovoltaici.
Gli strumenti consentiranno di produrre 1,4 megawattora di energia. I consumi energetici si potranno ridurre di un valore compreso tra il trenta e il quaranta per cento rispetto a edifici analoghi con un risparmio di circa quattrocento tonnellate di anidride carbonica all’anno. È la quantità di gas assorbita da quindicimila alberi.
Tornando al “big” nel senso di dimensioni, il fiore all’occhiello del nuovo edificio si chiama “Canopy” e sarà un ponte fluido per collegare la struttura di 140 metri.
«CityWave è un unicum nell’edilizia contemporanea – ha sottolineato Emiliano Cacioppo, consigliere delegato di Cmb – una sfida tecnologica e costruttiva che affrontiamo con competenza e con passione».
La “Canopy” sarà creata collegando pannelli prefabbricati di legno con quattrocentomila viti. «È una struttura assolutamente prototipale – ha aggiunto Cacioppo – una pensilina sospesa lunga circa 140 metri, con una conformazione a X asimmetrica, che si inserisce in modo armonico tra i due edifici principali. La Canopy è stata, altresì, dotata di avanzati sistemi di smorzamento delle oscillazione causate dal vento che, in assenza dei damper, dalla simulazioni effettuate in galleria del vento, potrebbe raggiungere anche gli ottanta centimetri».
«Le coperture in cemento dei due fabbricati raggiungono pendenze oltre i cinquanta gradi, come una parete delle più alte vette mondiali – ha aggiunto Luigi Colombo, presidente e amministratore Delegato di Colombo Costruzioni – ma su una scala di migliaia di metri quadri: una struttura che non ha precedenti al mondo e richiede l’impiego di uomini in corda e le migliori tecnologie per garantire la massima sicurezza degli operatori. Insieme a Cmb e ai nostri migliori consulenti, stiamo affrontando ogni singola fase come un’occasione di ricerca e innovazione».
«La sfida tecnologica e logistica di CityWave richiede lo studio di soluzioni esecutive prototipali – ha detto Luca Tommasi, consigliere delegato e direttore generale di Colombo Costruzioni – come è la natura dell’opera, per quanto riguarda le tecnologie costruttive, le misure di sicurezza e tutto quanto necessario per garantire un livello qualitativo assoluto dell’opera finale».
«CityWave con il suo Canopy, rappresenta una delle sfide più complesse e stimolanti mai affrontate – è intervenuto Marco Cruciani, direttore della business unit Edilizia di Cmb – Il progetto impone un controllo millimetrico della geometria e delle fasi costruttive, richiedendo soluzioni innovative sia in termini strutturali che di comportamento dinamico e aeroelastico. Ogni dettaglio è accompagnato da un’approfondita analisi, con studi specialistici e simulazioni avanzate per sviluppare dettagli costruttivi estremamente sofisticati, senza mai perdere di vista la manutenibilità e la durabilità dell’opera».
Cruciani ha aggiunto che il progetto «unisce competenza, visione e una forte componente sperimentale, e che ci rende orgogliosi di contribuire alla sua realizzazione».
«Raggiungiamo un obiettivo molto importante per il progetto: con il completamento dei getti dei solai la struttura dei fabbricati è ultimata – ha detto alla posa della prima pietra Marco Beccati, direttore tecnico di CityLife – Da ora il lavoro si concentra sul montaggio delle facciate e degli impianti all’interno, mentre in parallelo le opere di completamento della copertura del fabbricato proseguiranno a ritmi serrati. Il nostro obiettivo è di avere il fabbricato completamente fuori acqua per i primi mesi del prossimo anno. Ora il profilo architettonico di Citywave è completamente riconoscibile nella sua interezza e nella sua bellezza».
Lo studio danese Big s’è aggiudicato nell’aprile 2021 il concorso per riprogettare l’area all’insegna di sostenibilità ed energie rinnovabili. I lavori al “grattacielo sdraiato”, come è stato rinominato il CityWave, sono partiti nel settembre 2023. Tre mesi dopo, è entrato nel vivo il cantiere strutturale. Nel settembre 2024 gli operai avevano raggiunto il settimo livello nei due edifici, avviando i lavori agli impianti.
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