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Bennici, fornai da sei generazioni: un punto di riferimento per i modenesi

di Giovanni Medici

	Mattia e Salvatore Bennici
Mattia e Salvatore Bennici

Assunta, coi figli Salvatore e Mattia, è titolare delle due sedi del Forno Giardini e per Pasqua ha preparato nei suoi laboratori artigianali 500 colombe, mentre il fratello lo si può trovare alla Pasticceria San Lazzaro in via Emilia Est

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MODENA. I Bennici sono fornai da sei generazioni. Assunta, coi figli Salvatore e Mattia, è titolare a Modena del Forno Giardini, due sedi in zona Gallo e in una laterale di via Cesare Costa, via Maini. La prima è una attività che assomma caffetteria, pasticceria, forno e gastronomia, con laboratorio annesso, mentre la seconda è un bar che e pure pasticceria e forno, anche qui con tanto di laboratorio adiacente. Il fratello di Assunta invece lo si può trovare alla Pasticceria San Lazzaro, da oltre quarant’anni in via Emilia Est.

Le 500 colombe di Pasqua di Assunta

Per le festività di Pasqua Assunta Bennici ha preparato nei suoi laboratori artigianali circa cinquecento colombe. «Al primo posto come sempre nelle vendite ci sono quelle classiche, poi vengono le colombe al pistacchio, al cioccolato e infine la novità 2025, quella col ripieno di pere Igp dell’Emilia Romagna – sottolinea – Non ho notato grandi differenze con l’anno passato dal punto di vista delle vendite». Bennici non produce uova di cioccolato, ma questo ingrediente ha visto recentemente un certo aumento di prezzo. «Sono tanti i clienti che passano da noi solo a Pasqua per la colomba e a Natale per il panettone – aggiunge – Siamo una garanzia per i dolci delle festività».

Prodotti tipici, anche quelli siciliani

I locali di Assunta Bennici e della sua famiglia sono diventati un punto di riferimento per tantissimi modenesi, che amano rifugiarsi qui per poter assaporare momenti di assoluta bontà. E non solo per ciò che riguarda le specialità locali ma anche per i suoi prodotti tipici siciliani, terra d’origine della famiglia, come le arancine e i babà, senza dimenticare la pastiera napoletana. Fondamentale, spiega Assunta, è la qualità delle materie prime, la base indispensabile per poter dare vita a tipicità genuine e assolutamente uniche: mandorle, burro, uova, panna devono essere necessariamente freschi e di prima scelta. E poi ci vuole un occhio di riguardo alla creatività e all'estetica, fattori che contraddistinguono da sempre il lavoro di questi artigiani. Assunta Bennici assieme ai familiari impiega una dozzina di collaboratori nelle sue attività ed è associata Lapam. Ovviamente nelle due attività di Bennici si possono trovare anche torte per qualsiasi tipo di ricorrenza, paste e biscotti e chi più ne ha più ne metta.

Le iniziative contro lo spreco

Senza dimenticare che il Forno Giardini attraverso l’app “Too good to go” aiuta a trovare un acquirente on line anche per i prodotti invenduti che dovrebbero essere buttati, e che si possono ritirare in negozio in apposite scatole: un’iniziativa lodevole questa, contro lo spreco alimentare. Nonostante le tante difficoltà geopolitiche che si stagliano come nubi tempestose sull’economia di mezzo mondo, Italia compresa, i dati relativi alla nostra provincia mostrano un andamento stabile degli acquisti pasquali per il 2025. I modenesi pare che non abbiano rinunciato quest’anno al classico uovo di cioccolato (con le sue varianti coniglietti e…agnelli) o alla colomba pasquale, meglio se artigianale, rivolgendosi come sempre in gran parte ai loro negozi di fiducia. E infine una curiosità: la colomba pasquale è diventata un prodotto commerciale attorno agli anni Trenta del secolo scorso, quando una famosa azienda milanese ideò un dolce utilizzando lo stesso impasto del panettone natalizio, ma con una forma a colomba, offrendo una specialità che richiamava simbolicamente la pace e la resurrezione.

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