Gazzetta di Modena

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Il cordoglio

Morte di Papa Francesco, bandiere a mezz’asta in Comune. Il sindaco: «Ha dato speranza a tutto il mondo»


	Le bandiere a mezz'asta per la morte del Papa
Le bandiere a mezz'asta per la morte del Papa

Le parole di Massimo Mezzetti per ricordare il pontefice. Cordoglio espresso anche dall'ex sindaco Muzzarelli, dall’europarlamentare Bonaccini, dal presidente della Regione de Pascale e dal rettore di Unimore Porro, messaggi anche da Vasco Rossi, Nek e Massimo Bottura

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MODENA. Bandiere a mezz’asta sul palazzo Comunale di Modena, al comando della polizia locale e nelle sedi comunali decentrate in segno di lutto per la morte di Papa Francesco. Il suono delle campane dellaGhirlandina e della campana del palazzo del Comune, prevista per le 11 di domani, martedì 22 aprile in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione di Modena, è stato rinviato in segno di rispetto per il lutto che ha colpito la Chiesa Cattolica a venerdì 25 aprile alla stessa ora -le 11- poco prima della manifestazione prevista in piazza Grande.

Il messaggio del sindaco Mezzetti

«La scomparsa di Papa Francesco ci lascia sgomenti. La forza e la nettezza con cui ha retto il suo pontificato in questi 12 anni ha dato a speranza a tutto il mondo. Papa Francesco ha costruito una chiesa inclusiva e ne ha riformato, non senza ostacoli, tanti aspetti. La sua azione riformista, fortemente legata all'attenzione agli ultimi, ai più fragili e ai diseredati del mondo rimarrà nei cuori dei credenti e di chi non crede così come i suoi messaggi continui e accorati contro ogni guerra. 
Esprimo cordoglio, a titolo personale e a nome della Città al Vescovo e all’Arcidiocesi di Modena e Nonantola e a tutta la comunità dei credenti cattolici. Da oggi siamo tutti più poveri. Che la terra gli sia lieve».

Il messaggio del presidente della Regione de Pascale

Con grande dolore apprendiamo la notizia della scomparsa di Papa Francesco. Una figura che ha saputo parlare al mondo intero, non solo alla comunità cattolica, con parole e gesti di disarmante semplicità e immenso significato. Una guida e una voce forte sui grandi temi dell’umanità: la giustizia sociale, la lotta alle disuguaglianze, l’accoglienza, il rispetto per il pianeta, la pace. Resterà viva in me la memoria della visita apostolica in Emilia-Romagna e delle udienze papali concesse nel 2019 all’Unione province d’Italia e nel 2020 alla delegazione di Ravenna, in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri. Quest’ultima in particolare fu un momento intenso, in cui Papa Francesco volle sottolineare il valore universale dell’opera dantesca. L’annuncio in quella sede della futura lettera apostolica su Dante, poi pubblicata nel 2021, fu il segno concreto di un’attenzione profonda alla cultura come ponte tra popoli, tempi, luoghi e fedi diverse. Nel documento 'Candor lucis aeternae', Papa Francesco scrisse: “La vita è un cammino, spesso oscuro e faticoso, ma orientato alla speranza”. Una frase che racchiude l’essenza di un’esistenza vissuta con senso, impegno e fiducia nel futuro; parole che oggi parlano a tutti noi, indipendentemente dalla fede, e che ci portano a ricordarlo con immenso rispetto e gratitudine. Alla comunità cattolica e a tutte le persone che in Papa Francesco hanno trovato un riferimento e una voce del cambiamento, va il mio pensiero affettuoso e quello di tutta la Regione Emilia-Romagna.

Il messaggio dell’europarlamentare Bonaccini

«Se la fede è un dono io non l’ho ricevuto. Ma Papa Francesco è stato, anche per me e tanti di noi, un riferimento straordinario. Anche in questo la sua grandezza. Ci mancherà tantissimo. “Costruire ponti, invece che alzare muri”. Fai buon viaggio e riposa, se puoi.

Il messaggio del presidente dell’ex sindaco Muzzarelli

«Provo un grande dolore per la morte di Papa Francesco. È stato un riferimento non solo per i cattolici ma per tutto il mondo, impegnato ogni giorno per la Pace, instancabilmente, in un’epoca in cui il mondo sembra andare nella direzione opposta. Lascia un’eredità preziosa per il tanto bene che ha seminato. La sua forza e la sua grandezza rimarranno profondamente nei nostri cuori e speriamo che ci aiuti a trovare un futuro pieno di valori passione e intelligenza come è stato lui».

Il messaggio del rettore di Unimore Porro

«L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura di riferimento del nostro tempo per il pensiero pubblico, il linguaggio civile e l’attenzione costante alle trasformazioni sociali. I suoi interventi hanno coinvolto anche il mondo accademico, valorizzandone la vocazione educativa, la responsabilità sociale e il ruolo nel confronto tra saperi. Papa Francesco ha riportato al centro l’urgenza della responsabilità, l’ascolto delle condizioni reali, l’attenzione verso chi resta ai margini. Ha richiamato il valore del limite, la necessità di una cultura capace di leggere il presente, la funzione etica delle istituzioni. Ha proposto una grammatica essenziale, fondata sull’equilibrio tra il rigore e la prossimità, tra la lucidità e la cura. Numerosi suoi interventi hanno riguardato in modo diretto il ruolo delle università, sollecitate a custodire il sapere come bene collettivo, a formare persone capaci di orientarsi nel tempo e a riconoscere nel titolo di studio una responsabilità precisa. Alla formazione ha attribuito il compito di costruire cittadinanza, promuovere giustizia e aprire spazi di pensiero. Alla ricerca ha chiesto fedeltà alla realtà, precisione intellettuale, adesione concreta al presente. Come Comunità accademica, ci uniamo al ricordo della sua figura quale presenza autorevole, capace di parlare  a tutte le coscienze, al di là dei convincimenti e delle fedi religiose, con umiltà e lucidità».

Il messaggio di Vasco Rossi

«“Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”. Ciao Papa Francesco...».

Il messaggio di Nek

«Ci sono incontri che ti segnano. Quello con il Santo Padre è stato uno di quelli. A Frosinone, con Nuovi Orizzonti, ho avuto l’onore addirittura di cantare una mia canzone in Sua presenza. Dopo l’esibizione mi sono avvicinato e mi ha detto: “Suona sempre, non ti fermare”. Parole che custodisco ancora oggi. Quando qualcuno se ne va, è sempre difficile accettare l’assenza, confrontarsi con la morte poi è un’esperienza veramente complicata da gestire…perchè ci appare così definitiva… Ma per chi crede non lo è o almeno non lo dovrebbe essere. Avere fede significa porre fiducia e anche stavolta avremo fiducia sul fatto che Papa Francesco si trovi là alla Casa del Padre dove non c’è sacrificio dolore oscurità. Oggi ho parlato con un caro amico, molto più credente di me, al quale ho detto: “Fabio che notizia quella del Papa…ci sentiamo tutti un po’ più soli”. E lui mi ha risposto: “No non è così…non siamo mai soli”».

Il messaggio di Massimo Bottura 

«Fratelli e sorelle buonasera! “If not for you” we couldn’t create Food For Soul! Grazie».