Sesso in cambio di lavoro: lei non ci sta e lo denuncia
Un 62enne è stato denunciato per abusi ai danni di una 43enne di cui era responsabile. Le aveva proposto il “posto fisso”, ma voleva rapporti. Lei non c’è stata e lui l’ha stuprata
MODENA. Sesso in cambio di un contratto a tempo indeterminato. Una proposta a cui lei non ha ceduto: e allora lui, il responsabile di quella ditta in cui la donna lavorava da alcuni mesi, l’ha violentata. Un’accusa pesantissima, che se dovesse essere confermata avrebbe contorni agghiaccianti.
In tribunale
La presunta vittima, una donna nigeriana di 43 anni, ha puntato il dito contro il suo responsabile, un marocchino di 62 anni. L’uomo è indagato con l’accusa di violenza sessuale e ieri mattina in tribunale è stata ascoltata nell’ambito dell’incidente probatorio la 43enne, assistita dall’avvocato Gianfranco Balugani. La donna ha raccontato la sua versione dei fatti. Nel frattempo il suo contratto è scaduto e ovviamente lei non lavora più in quel posto. Un posto in cui ormai la donna viveva un incubo. Quei presunti abusi, quelle avances non gradite, quei tentativi di approcciarla sessualmente sarebbero andati avanti mesi.
Cosa è successo
Siamo a Modena. Tutto sarebbe cominciato ad aprile dello scorso anno per finire a gennaio 2025, quando lei ha denunciato e quando è scaduto il suo contratto. La 43enne aveva iniziato a lavorare come addetta alle pulizie in questa ditta di costruzioni di cui l’uomo, il 62enne, era il responsabile. La donna, che abita a Modena, era stata assunta con regolare contratto. Ma non aveva il “posto fisso”. No, perché si trattava di un contratto a termine. Naturalmente per lei il lavoro era estremamente importante, e la sua speranza era che quel contratto venisse rinnovato e, perché no, trasformato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che le permettese di potere vivere con una maggiore serenità.
Gli sviluppi e le indagini
Una cosa su cui il 62enne avrebbe puntato per ottenere ciò che voleva. Così – la ricostruzione è quella della presunta vittima – le aveva fatto una proposta: lei avrebbe dovuto acconsentire ad avere rapporti. Lei non c’è stata. Nonostante ciò, lui in più occasioni l’avrebbe costretta a subire atti sessuali. In un episodio si sarebbe avvicinato a lei, cogliendola alle spalle, toccandole con violenza il seno.
Un’altra volta le avrebbe sbottonato i pantaloni ma lei è riuscita a scappare. Fino a quando, un giorno, l’avrebbe costretta a un rapporto sessuale completo. Alla fine la 43enne ha deciso di denunciare. Temendo per il suo lavoro, lo ha fatto un giorno prima della scadenza del contratto. Il lavoro lo ha perso e ieri in tribunale ha raccontato la sua versione. Gli atti sono stati restituiti al pm che dovrà decidere se fissare l’udienza preliminare per l’eventuale rinvio a giudizio o l’archiviazione.