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La tragedia

Maltempo: padre e figlio morti in Veneto per il crollo del ponte, Francesco studiava a Modena


	Francesco Nardon è morto con il padre
Francesco Nardon è morto con il padre

Il 21enne Nardon era uno studente universitario del dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore. Con il papà Leone era in auto quando una voragine si è aperta in strada facendoli precipitare nel fiume Agno

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VALDAGNO (VICENZA). Si era messo in auto con il padre durante la notte per andare a prestare soccorso nel pieno dell’emergenza maltempo in Veneto quando, all’improvviso, sul ponte dei Nori si è aperta una voragine. L’auto è precipitata nel fiume Agno e per Francesco Nardon, 21 enne, e Leone Francesco Nardon, 65, non c’è stato nulla da fare: dopo diverse ore di ricerche disperate sono stati trovati morti questa mattina 10 chilometri più a valle, a Trissino. Una tragedia che ha sconvolto il Veneto e in particolare la provincia di Vicenza ma che tocca anche a Modena, perché Francesco era studente del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Stava seguendo anche nel percorso di studi le orme del padre, ingegnere titolare della Sitec di Valdagno – azienda specializzata in automazione e robotica industriale – e si trovava a casa per trascorrere le vacanze di Pasqua.

Il cordoglio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

«È innegabile che la situazione sia tragica, perché padre e figlio che perdono la vita per lo sfondamento del ponte è sicuramente una tragedia – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia –. Una tragedia come questa era impensabile, gli è crollata la terra sotto i piedi. Il padre apparteneva a una associazione di volontariato e probabilmente si stavano mettendo in strada per portare il loro aiuto. Questa ondata di piovosità passerà alla storia per la perdita di due vite umane». Durante la piena, il fiume Agno ha raggiunto il livello record di 2,73 metri. 

La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta

La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta sul crollo del ponte dei Nori. Il reato per cui si procede, al momento, è quello di disastro colposo. L'area è stata posta sotto sequestro per rilievi e si attende in Procura l’informativa dei carabinieri, a seguito della quale potrebbe anche profilarsi il reato di omicidio plurimo colposo. Anche l’auto in cui viaggiavano Francesco e il padre, trovate in acqua dai vigili del fuoco, sarà posta sotto sequestro, non appena le operazioni di recupero saranno completate.