Emergenza affitti, ecco il piano casa del Comune di Modena: uffici vuoti, Ers e uno sportello, le azioni in campo
Le parole del sindaco Massimo Mezzetti nel convegno alla Fondazione Collegio San Carlo: «Oltre il 60 per cento degli immobili a uso commerciale è sfitto: convertiamoli»
MODENA. Emergenza abitativa, bolla speculativa e rischio tenuta per il sistema economico e sociale. Con queste parole forti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti ha dato inizio al convengo “Il piano casa del Comune di Modena”. Un dialogo aperto con i cittadini per far conoscere nel dettaglio cosa sta facendo l’amministrazione per trovare rimedi al problema abitativo nella nostra città, con gli stipendi che ormai non bastano più per affittare o comprare casa. Al tavolo, davanti alla Sala Teatro della Fondazione Collegio San Carlo gremita, c’erano anche il vicesindaco Francesca Maletti, gli assessori Carla Ferrari e Giulio Guerzoni, oltre al nuovo direttore generale del Comune Lorenzo Mingranti.
Uffici vuoti
A emergere nelle battute iniziali è soprattutto un dato, che riguarda gli uffici sfitti a Modena: oltre il 60 per cento, dopo il censimento effettuato dal Comune, risulta sfitto. Su 3mila e 169 immobili, quasi duemila sono vuoti. E proprio questa è una delle fondamenta del piano: affittare alle famiglie questo enorme patrimonio sfitto, come spiegato dal vicesindaco e assessore alle Politiche abitative Francesca Maletti. «Per ampliare il patrimonio gestito da Agenzia Casa gli uffici tecnici dell’amministrazione comunale stanno studiando anche il percorso che consenta di destinare alla locazione immobili del terziario attraverso un cambio di utilizzo temporaneo – ha detto Maletti – . L’uso temporaneo con finalità pubblica si configura nella cornice normativa tracciata dal Pug del Comune di Modena (su cui il decreto Salva Casa non avrà effetti) e dalla legge regionale; l’amministrazione comunale definirà quindi le regole e la procedura che porterà a un avviso pubblico rivolto ai proprietari di queste tipologie di immobili. Il proprietario dovrà sostenere i costi di ristrutturazione e, previa verifica dell’esistenza dei requisiti di sicurezza e igienico-sanitari, Agenzia Casa si farà garante della locazione a canoni calmierati».
Il piano
I pilastri elencati sono tre: prevenire, gestire e costruire. Sul versante della prevenzione per evitare lo scivolamento nella povertà abitativa e intervenire prima che i provvedimenti di sfratto diventino esecutivi, «l’amministrazione si muove per rafforzare e dare nuovo vigore agli accordi con il Tribunale, l'Ordine degli avvocati, le associazioni inquilini e della proprietà edilizia e per implementare i percorsi a sostegno della locazione (fondo affitti e fondo per la morosità incolpevole), la gestione del patrimonio abitativo passa attraverso nuovi strumenti e metodi di lavoro».
La novità
Grande novità, in partenza a maggio, è “Abitare Modena”, il nuovo servizio d’informazione, orientamento e accompagnamento all’abitare affidato dal Comune (in queste ore gli uffici tecnici stanno vagliando la proposta di aggiudicazione) che entrerà in funzione nelle prossime settimane e agirà in rete con servizi, enti e associazioni attive sul tema casa. L’appalto prevede una durata di 24 mesi con facoltà di rinnovo per altri 24. Abitare Modena intende riorganizzare i servizi per l’Abitare del Comune per offrire un servizio di accoglienza e consulenza sul tema casa a tutto tondo integrando, inoltre, le attività con la partecipazione di altri servizi dell’amministrazione e di enti e organizzazioni del territorio che si occupano di abitare, come associazioni degli inquilini, organizzazioni della proprietà edilizia, Ordine degli avvocati, Centro adattamento domestico, organizzazioni studentesche e altre realtà che operano nel settore, con cui potranno essere definite specifiche collaborazioni.
Come funziona
Sarà uno sportello aperto al pubblico con operatori dedicati, rivolto a tutti i cittadini residenti e non che abbiano bisogno d’informazione, orientamento e accompagnamento sui temi abitativi. Funzionerà sia come punto di ascolto, analisi e indirizzo dei bisogni abitativi sia per la raccolta delle domande alle misure dell’abitare (Ers e Erp, Agenzia Casa, Fondo affitto, Fondo morosità incolpevole, rinegoziazione dei canoni). Lo sportello verificherà le condizioni di accesso alle misure dei cittadini che vi si rivolgono e li orienterà verso il servizio specifico e a eventuali altre opportunità del territorio agendo in stretta collaborazione con l’Ufficio Servizi per la Casa. Al tempo stesso, il settore Politiche abitative lavora al rinnovo di Agenzia Casa, attraverso la quale il Comune si fa garante degli inquilini con i proprietari, offrendo garanzie sull’affitto e vantaggi fiscali a coloro che mettono a disposizione i propri immobili al Comune. È in fase di definizione la nuova gestione e il nuovo regolamento, anche con il contributo di sindacati degli inquilini e associazioni della proprietà. Agenzia Casa gestisce attualmente oltre 500 appartamenti, ma le domande in lista d’attesa per un alloggio sono oltre un migliaio.
Edilizia popolare
Il terzo pilastro, costruire, è rappresentato dall’impulso all’Ers, l’Edilizia residenziale sociale, muovendosi nella cornice del Pug che promuove la rigenerazione urbana. Sul tema della rigenerazione urbana di spazi non frequentati e di grandi edifici, si è concentrata l’assessora all’Urbanistica e Aree produttive Carla Ferrari. «Sono 212 gli alloggi Ers realizzati negli ultimi tre anni con la previsione di arrivare a oltre 540 attraverso le risorse del Pnrr che hanno fatto da volano a molteplici interventi privati» ha ricordato l’assessore a Lavori pubblici, Edilizia e Pnrr Giulio Guerzoni che ha anche fatto un quadro sull’edilizia residenziale libera. «In particolare, 279 sono gli alloggi Ers in corso di realizzazione e altri 51 in previsione. Attraverso il Pinqua che si avvale di risorse Pnrr Missione Inclusione e Coesione, nell’ambito di Next Generation Modena, sono 48 gli alloggi Ers in costruzione nel comparto Nonantolana dove si stanno realizzando anche 26 alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica). Mentre al comparto ex Consorzio Agrario stanno terminando i lavori per 30 alloggi Ers e prendono il via quelli per altri 15 alloggi Ers che saranno destinati alle Forze dell’Ordine. All’Ex Mercato bestiame sono partiti anche i lavori per ulteriori 70 appartamenti Ers in vendita (più altri 22 in previsione) e 70 da destinare alla locazione a canoni calmierati» ha concluso Guerzoni. A illustrare il contesto in cui si inserisce il Piano Casa e gli ambiti di intervento dell’amministrazione comunale, sono state le dirigenti del Comune Annalisa Righi del Settore Servizi sociali, sanitari e per l’integrazione, Barbara Papotti del Servizio gestione servizi diretti e indiretti e Maria Sergio del Settore Pianificazione e gestione del territorio, dopo l’intervento di Giulia Angelelli dell’Area politiche per l’abitare della Regione Emilia-Romagna.
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