Donna aggredita a Magreta: il 17enne accusato di tentato omicidio, violenza sessuale e rapina pluriaggravati
La nota dei carabinieri sull’episodio scioccante avvenuto a Tabina martedì 15 aprile: il giovane ospite della comunità per minori stranieri non accompagnati “Orione 80” è stato portato in carcere minorile
FORMIGINE. È indagato per i reati di tentato omicidio, violenza sessuale, rapina pluriaggravati in danno di persona ultrasessantacinquenne il 17enne tunisino individuato come responsibile della violenza ai danni di una donna, in pieno giorno, a Tabina di Magreta.
La nota dei carabinieri
«Il 15 aprile 2025 i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sassuolo e della Stazione di Formigine procedevano al fermo di indiziato di delitto di un 17enne, indagato di tentato omicidio, violenza sessuale, rapina pluriaggravati in danno di persona ultrasessantacinquenne. Quello stesso giorno, nel corso della mattinata, la vittima veniva improvvisamente aggredita per strada subendo il compimento di atti sessuali, malmenata e rapinata di una fede in oro dall’indagato, che desisteva dalla sua condotta dopo che alcuni passanti intervenivano a seguito delle urla. La donna veniva quindi soccorsa e accompagnata in ospedale. I carabinieri intervenuti sul posto, dopo aver assunto le prime informazioni sull’accaduto individuavano poco dopo l’indagato all’interno di una struttura per minori stranieri non accompagnati e, dopo aver acquisito la denuncia querela della vittima e in presenza di ulteriori elementi gravemente indiziari in capo al giovane, lo sottoponevano alla citata misura precautelare traducendolo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, al Centro di Prima Accoglienza di Ancona. Gli elementi di prova assunti in prima battuta dai Carabinieri hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di formulare una richiesta di misure cautelari, che è stata accolta il 17 aprile 2025 dal Giudice per le indagini preliminari con la custodia cautelare in Istituto penale minorile nei confronti dell’indagato».
La lettera della famiglia
I famigliari della donna, tramite l’avvocato Marco Pellegrini, proprio ieri sono voluti intervenire sull’episodio: «Ci teniamo innanzitutto a precisare un elemento fondamentale che, purtroppo, in queste ore rischia di essere travisato o semplificato: la vittima è riuscita a opporsi con forza al tentativo di stupro, riuscendo così a evitarlo. Purtroppo, non è però riuscita a difendersi dalla violenza brutale e ingiustificabile che si è scatenata nei minuti successivi al tentato assalto sessuale. Per rispetto della salute e della privacy della vittima e della sua famiglia, chiediamo che l’attenzione mediatica su questo caso si spenga quanto prima. Come famiglia, vogliamo esprimere piena solidarietà alla sindaca di Formigine, alla sua amministrazione e alla comunità “Don Orione 80”. Gli attacchi rivolti loro in queste ore ci appaiono ingiusti, sproporzionati e irrispettosi del lavoro serio e quotidiano svolto per garantire accoglienza, assistenza e integrazione a un numero crescente di persone. Non riteniamo corretto – né utile per evitare che episodi simili si ripetano – colpevolizzare o screditare un’intera comunità per il gesto deplorevole di un singolo individuo, evidentemente fuori controllo».