La Croce Rossa di Modena tra universalità e umanità: «Con lo sguardo rivolto verso il prossimo»
L'intervista degli studenti del Sigonio a Lola Fabbri, delegata allo Sviluppo della Croce Rossa di Modena: «I volontari sono la nostra forza da sempre»
MODENA. Unità, universalità, imparzialità, neutralità, umanità, indipendenza e volontariato. Questi i sette principi di Croce Rossa, la più grande associazione che opera a livello mondiale per soccorrere le vittime di conflitti nelle catastrofi naturali, per fare assistenza nel sociale ed in tutte le emergenze personali e di comunità, per aiutare i più fragili, i più bisognosi.
Abbiamo intervistato Lola Fabbri, delegata allo Sviluppo della Croce Rossa di Modena, uno dei comitati in continua crescita a livello regionale. «Sono entrata in Croce Rossa un po’ prima del Covid, quando il comitato di Modena contava poco più di 350 volontari. Sono entrata, come capita a molti, per donare una parte del mio tempo».
Da volontaria a referente
E dopo appena un anno di volontariato il presidente dell’epoca le ha proposto di assumere il ruolo di delegata in un ambito nuovo: lo sviluppo del volontariato e dell’innovazione. «Ero appena arrivata in associazione, nella vita mi sono sempre occupata di risorse umane e persone ed ho accettato con entusiasmo e mi sono trovata in questi anni a sviluppare questo ambito con grande passione e interesse, avendo al mio fianco volontari meravigliosi che mi hanno aiutato e sostenuto e con i quali abbiamo attivato numerosissimi progetti». Spesso si pensa che il volontariato sia puro altruismo, ma aiutare gli altri dà sempre indietro qualcosa. «Se intervistate i volontari vi sentirete dire che è molto di più quello che ricevono rispetto a quello che danno. In qualsiasi situazione si ha la possibilità di cogliere la gratitudine, attraverso uno sguardo, un grazie, un sorriso delle persone».
La Cri di Modena
«Il comitato di Modena è in costante crescita. Una testimonianza di questo dato è offerta anche dall’affluenza dei cittadini alle presentazioni del corso per diventare volontario – aggiunge Lola Fabbri – ogni anno organizziamo tre corsi e, in netta controtendenza rispetto ai dati più in generale del volontariato, siamo costretti ad effettuare colloqui di orientamento per la numerosità delle richieste. Le persone vengono ad ascoltare e sono interessate a sperimentare, a mettersi in gioco e ci ringraziano, perché siamo per loro portatori di esperienze di umanità».
Quando si parla di Croce Rossa, nell’immaginario collettivo la si associa quasi sempre alle ambulanze.
«E in realtà la Croce Rossa partecipa attivamente al Servizio di emergenza territoriale 112 (ex 118), mettendo a disposizione mezzi e volontari per la copertura di servizi di emergenza-urgenza e trasporti secondari. Ma questo è solo uno dei tantissimi servizi che offre la nostra associazione», continua.
Tanti servizi
Infatti il Comitato della Croce Rossa di Modena investe molte energie in ambito sociale dove i bisogni sono tanti e in continua crescita. «Un dato per tutti – aggiunge Lola Fabbri – dal periodo del Covid sono quasi quadruplicate le richieste di pacchi viveri che nel 2024 hanno raggiunto 13000 persone».
Nel sociale sono in costante aumento i bisogni e, corrispondentemente, l’offerta di servizi per farvi fronte: dal doposcuola al trasporto di bimbi con patologie a scuole specializzate a Mantova, dalla Unità di strada all’affiancamento dei ragazzi del Tortellante, dalla compagnia agli anziani alla distribuzione vestiario e molti altri.
«Ma siamo anche attivissimi su numerosi servizi in Emergenza e Soccorso, facendo parte del sistema di Protezione civile, dove siamo presenti nei momenti di emergenza con il controllo argini, nelle alluvioni, nella ricerca dispersi fino ad arrivare a progetti di Cooperazione Internazionale di cui, per esempio, da Modena in collaborazione con il Comitato di Sassuolo gestiamo il progetto “Stoma Care” o meglio definito “Stefano Piazza”», continua sempre l’intervistata Lola Fabbri.
«Si tratta di un progetto a noi molto caro perché ideato da un nostro collega, appunto Stefano Piazza, che ci ha lasciato qualche anno fa che ha pensato di organizzare la raccolta dei presidi sanitari utilizzati dai pazienti stomizzati per portarli in Romania. Grazie a questo progetto vengono raccolti presidi da ospedali e cliniche di tutta Italia, assemblati e spediti alla Croce Rossa rumena che provvede alla distribuzione ai pazienti che non hanno la possibilità economica, pazienti che se non li ricevessero si troverebbero nella condizione di riutilizzare più e più volte gli stessi dispositivi, aggravando il rischio per la loro salute».
I numeri
Croce Rossa è l’associazione di volontariato più grande del mondo con oltre 17 milioni di volontari e (oltre 15.000 solo in Italia, e circa 700 a Modena), opera a livello internazionale attraverso tre organismi: il CICR (Comitato Internazionale) presente nei conflitti, il FICR (Federazione Internazionale della Croce Rossa) che garantisce il coordinamento delle 192 Società Nazionali e interviene a fronte di grandi catastrofi naturali.
È la Federazione che organizza incontri con gli stati membri, i loro volontari e vari esperti per definire gli obiettivi globali e la strategia decennale da cui ogni Società Nazionale fa discendere gli obiettivi strategici del decennio.
La Croce Rossa Italiana ha definito sette obiettivi strategici che rappresentano la guida e il faro nell’azione quotidiana: organizzazione, volontari, principi e valori, inclusione sociale, emergenza e, appunto, cooperazione.
Lavorare in Cri
Lola Fabbri si occupa a Modena dell’obiettivo strategico Organizzazione e Volontariato. «Con il primo si intende favorire la concreta realizzazione di progetti, la pianificazione, la raccolta fondi. Con il secondo si cerca di effettuare un coinvolgimento sempre più ampio dei volontari nei processi decisionali e rilevare il livello di soddisfazione e di motivazione è sempre più importante».
La partecipazione dei volontari è infatti un punto chiave dell’associazione e tutti possono dare il loro contributo. Non si predilige l’esperienza, ma la volontà, la capacità, la motivazione.
«Molti responsabili sono giovani che decidono di dedicare il loro tempo a Croce Rossa. Proprio ai giovani, che a Modena costituiscono quasi un quarto di tutto il corpo volontari, è dedicata una strategia che prevede tantissimi progetti e piani d’azione per coinvolgere le nuove generazioni nell’educazione e nell’innovazione. Spesso si pensa che i giovani siano il futuro, ma noi li consideriamo il presente e proprio perché presente è fondamentale coinvolgerli responsabilmente nella realizzazione dei progetti e delle iniziative». l
A cura della classe 4G del liceo Sigonio