Ancora spray al peperoncino al Barozzi, caos e malori per tre studenti: «Sanno chi è ma non fanno niente» – Video
Si tratta del terzo episodio in dieci giorni all’interno dell’istituto di viale Monte Kosica: sul posto polizia di Stato e 118, con tre giovani portati in ospedale per accertamenti
MODENA. «Non riuscivano a respirare, avevano gli occhi gonfi e rossi. Siamo stati male noi per loro». Il racconto arriva direttamente dall’istituto Barozzi, dove ieri per la terza volta nel giro di dieci giorni è stato spruzzato lo spray al peperoncino all’interno di una classe. A parlare è un gruppo di studenti che a uscita da scuola si è imbattuto nei colleghi, molti dei quali amici, rimasti intossicati dallo spray. In tutto ciò a lasciare di stucco è un grande paradosso, sotto gli occhi di tutti: «Sanno chi è a spruzzare lo spray, ma non fanno niente. Siamo stanchi: possibile che uno debba aver paura ad andare a scuola?».
L’ennesimo episodio
Erano quasi le 13 di ieri all’interno di una classe prima dell’istituto tecnico Barozzi al piano seminterrato. «È successo poco prima delle 13, in classe c’era una supplenza e la confusione era tanta: gente in piedi, ragazzi che facevano dentro e fuori dall’aula. E un gran baccano. Tutto ciò davanti al supplente. A un certo punto hanno iniziato a tossire, facevano fatica a respirare e non ci vedevano più... Visti i precedenti non ci sono stati dubbi: qualcuno aveva spruzzato lo spray. Ancora».
Il copione è il medesimo delle altre volte: fuggi fuggi, caos e studenti in ospedale. «Sono tutti scappati fuori, poi sono arrivati i professori e anche la preside. Hanno detto di aspettare nel piazzale in attesa dell’arrivo di ambulanze e carabinieri. Sappiamo che in tre sono finiti in ospedale». Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia, che «hanno perquisito tutti gli studenti della classe, ma della bomboletta nessuna traccia. Poi, però, sono entrati a scuola e durante il sopralluogo hanno trovato lo spray: era sulle macchinette, i distributori automatici. Probabilmente chi lo ha spruzzato se n’è liberato prima di uscire».
I sospetti
Tra i corridoi le voci si inseguono, i sospetti crescono e non ci sono molti dubbi su chi si celi dietro questi gravi episodi, non certo riducibili a ragazzate. «Ci siamo fatti qualche idea... però non possiamo esserne sicuri. Diciamo che ci sono diversi ragazzi in questa scuola che ne combinano di tutti i colori, girano in gruppetti, fanno casino in classe collezionando note disciplinari quasi tutti i giorni. Alcuni ne hanno a decine....Eppure nessuno fa niente, non sono mai stati sospesi dalla preside».
Situazione al limite
Studenti impuniti che continuano a seminare il panico spruzzando lo spray. Ragazzi che finiscono all’ospedale e un clima di paura palpabile, sia tra gli alunni che tra i docenti. «Questi ragazzi impediscono ai prof di fare lezione, non hanno paura di niente. Tanto sanno che al massimo possono ricevere una nota. In tutto ciò a pagarne le conseguenze sono studenti tranquilli e per bene che vorrebbero venire a scuola per studiare e imparare, ma si ritrovano nel caos e sono costretti a subire. Siamo stanchi e abbiamo anche paura: la scuola deve essere un posto sicuro. E ora non lo è» concludono alcuni studenti del Barozzi.
I precedenti
Nel giro di dieci giorni sono stati tre gli episodi fotocopia all’interno della sede del Barozzi di viale Monte Kosica. Mentre lo scorso 21 ottobre lo spray era stato spruzzato nella succursale di via Rainusso. Decine, in totale, gli studenti finiti in ospedale dopo aver inalato il materiale urticante. Interpellato sul tema, il provveditore agli studi ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.