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Truffe online, migliaia di vittime in Emilia-Romagna: quali sono le più frequenti e come difendersi

di Alessia Dalla Riva
Truffe online, migliaia di vittime in Emilia-Romagna: quali sono le più frequenti e come difendersi

I consigli degli esperti: «Massima attenzione a tutti i messaggi con richieste di dati: leggere bene ogni cosa e non cliccare i link»

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MODENA. Chi non conosce la favola di Pinocchio, il burattino di legno vittima del Gatto e la Volpe che lo convincono a sotterrare le poche monete d’oro in suo possesso nel Campo dei miracoli facendogli credere che, solo annaffiandole, si moltiplicheranno in brevissimo tempo.
L’ingenuità di Pinocchio probabilmente farà sorridere ma, purtroppo, è la metafora perfetta di molti casi di truffa in cui viene promesso alla vittima un facile guadagno a fronte dell’investimento di una piccola somma di denaro. Sono queste le truffe che rientrano nella sfera del trading online (investimenti finanziari in Rete) , una delle tante tipologie di raggiro ormai sempre più diffuse sul web.
L’uso di internet e degli smartphone infatti espone tutti, a prescindere dall’età, ai rischi legati alle cyber-truffe che vengono perpetrate attraverso SMS, telefonate, mail e social network. Le associazioni dei consumatori registrano quasi quotidianamente segnalazioni di nuovi tentativi di frode messi in atto con sistemi sempre più subdoli e tecnologicamente avanzati, anche grazie alla diffusione dell’Intelligenza Artificiale.

I numeri dei casi
Nel 2024 sono stati trattati 18.714 casi di truffe online con un incremento del 15% rispetto ai 16. 325 del 2023. Il numero di persone indagate è rimasto invariato (circa 3. 500) mentre le somme sottratte hanno subito un notevole aumento del 32% passando da 137 milioni a 181 milioni. nel 2024, il Centro Operativo della Polizia Postale dell’Emilia Romagna ha svolto 1. 644 indagini, eseguendo 22 perquisizioni, 5 arresti e 250 denunce. Ma il numero di persone raggirate è sicuramente maggiore se, come pare, molti sono quelli che per vergogna, o per cifre non elevateo anche per rassegnazione decidono di non denunciare.

In campo Federconsumatori

L’associazione di categoria da anni ha attivato sul territorio, a livello provinciale in Emilia Romagna, gli sportelli S. O. S. Truffa che raccolgono le segnalazioni di consumatori e utenti e forniscono assistenza nelle procedure di denuncia e per il recupero del danno subito. L’avvocato Silvia Dodi di Federconsumatori Emilia-Romagna raccomanda: «Nel caso di comunicazioni via email, la prima regola è quella di non cliccare mai sul link che viene riportato. Un gestore, che sia una banca o un qualunque altro soggetto con cui abbiamo un contratto, non chiede mai dati, password o azioni via mail o via telefono. La cosa migliore è prendere tempo e verificare il messaggio con una nostra chiamata al gestore. In ogni caso, se si ricevono mail sospette si possono sempre inoltrare alle associazioni in difesa dei consumatori a titolo di segnalazione».

I consigli dell’esperta
Un altro elemento da tenere presente è il tempo: «Non bisogna mai avere fretta di rispondere o di compiere l’azione richiesta. Bisogna leggere con molta attenzione i messaggi che si ricevono o quanto viene detto al telefono perché spesso è possibile capire subito se si tratta di una truffa» aggiunge Dodi.
In genere telefonate e messaggi fraudolenti puntano a comunicare il rischio imminente che possa accadere qualcosa ai nostri soldi, ai nostri beni o addirittura ai nostri cari suscitando ansia, paura, apprensione, soggezione e l’urgenza di compiere un’azione nel più breve tempo possibile. «Se riceviamo la segnalazione di operazioni anomale sul nostro conto corrente, abbiamo la possibilità di verificare noi stessi se è vero attraverso l’homebanking e se la chiamata arriva di sera tardi possiamo rivolgerci il numero verde della banca o della carta di credito e, nel dubbio, effettuare la procedura di blocco. Se ci comunicano che un nostro familiare sta male, proviamo subito a contattarlo noi».

Come muoversi
L’indicazione di Federconsumatori è di prendere sempre tempo, fingere di essere di fretta o far cadere la linea per fare noi stessi delle verifiche. I truffatori infatti riescono spesso ad impossessarsi dei dati sulla nostra vita, sul nostro status, sui nostri stili di vita e sui nostri familiari proprio attraverso le informazioni che noi stessi forniamo o facciamo circolare online.
E infine torniamo a Pinocchio. «Nell’ambito del trading online è importante fare riferimento solo a piattaforme accreditate e riconosciute. Tuttavia la cosa migliore è sempre quella di rivolgersi ad un consulente finanziario accreditato che possa indicarci dei canali di investimento sicuri e ricordare che tutti i siti internet devono riportare necessariamente la Ragione Sociale, l’indirizzo e la Partita IVA oltre ad un contatto».
Di recente alcuni istituti di credito e assicurativi hanno iniziato ad offrire pacchetti di assistenza e protezione dagli eventi dannosi che si possono verificare sul web e nel “cyber-spazio”. «Bisogna capire effettivamente queste assicurazioni cosa coprono e cosa escludono. Il consiglio è quello di leggere attentamente le condizioni contrattuali ed è sempre consigliabile condividerle con un consulente. Spesso le persone non capiscono fino in fondo quello che viene offerto e quindi prima di sottoscrivere delle polizze e sempre meglio farsi consigliare» conclude infine Silvia Dodi.

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