Fwu in liquidazione, quasi mille i modenesi coinvolti: «Ecco come comportarsi»
La compagnia assicurativa lussemburghese è fallita, il pagamento dei premi è stato sospeso e i riscatti sono stati congelati. Federconsumatori: «Risparmiatori di Modena, Sassuolo e Carpi tra i 120mila italiani, in alcuni casi con cifre investite che superano i 50mila euro. Bisogna attendere le comunicazioni del liquidatore»
MODENA. Il 31 gennaio il Tribunale Distrettuale del Lussemburgo ha disposto lo scioglimento e la liquidazione della compagnia lussemburghese Fwu Life Insurance Lux S.A. (FLL), sottoposta alla vigilanza del Commissariat Aux Assurances (CAA). La procedura di liquidazione dovrebbe durare diversi anni, secondo quanto emerso dalle interlocuzioni con l’Autorità di vigilanza lussemburghese. Nei giorni scorsi la capogruppo tedesca Fwu AG ha bloccato i sistemi IT della Fwu Life Insurance Lux S.A. e di tutte le sue succursali, compresa quella italiana.
I risparmiatori italiani coinvolti
Nella vicenda Fwu sono coinvolti 120mila risparmiatori italiani e Federconsumatori Moena ne stima tra i 500 e mille in provincia di Modena, distribuiti in particolare tra Modena, Carpi e Sassuolo: «Le cifre investite dai modenesi che si sono rivolti in queste settimane a Federconsumatori – viene spiegato in una nota – sono le più varie, ed in alcuni casi superano i 50.000 euro». Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro tra Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, e le associazioni dei consumatori, richiesto da tempo, per chiarire le posizioni e le prospettive dei 120.000 risparmiatori italiani: «La società lussemburghese Fwu Life Insurance Lux Sa è stata posta in liquidazione coatta, il pagamento dei premi è stato sospeso e i riscatti sono stati congelati. L’Ivass nel corso dell’incontro ha informato di essere in costante dialogo con l’omologa Caa – Autorità di vigilanza assicurativa lussemburghese –, annunciando che nei prossimi mesi il liquidatore nominato dovrebbe inviare a tutti gli assicurati noti una comunicazione specifica sulle procedure da adottare».
Le prossime tappe e i consigli
Si procederà, ora, con l’attività di individuazione dei creditori titolari del diritto di partecipare alla ripartizione dell’attivo patrimoniale, che dovrà essere quantificato. I cittadini, attraverso l’insinuazione al passivo, potranno chiedere di recuperare le somme loro dovute. Si prospettano, quindi, tempi lunghi per la risoluzione: la predisposizione dello stato passivo richiederà almeno 6 mesi, mentre la procedura utile per richiedere la restituzione di quanto dovuto potrebbe durare almeno 3 anni. A questo si aggiunge un ulteriore elemento di difficoltà, dal momento che si tratterà di una procedura ordinaria presso un tribunale straniero. L’importo del rimborso che si potrà ottenere dipenderà dalla tipologia di polizza sottoscritta e da quanto tempo era in essere. «È bene diffidare da chi promette rimborsi rapidi e sicuri – spiega Federconsumatori –. Ai risparmiatori coinvolti consigliamo di attendere le comunicazioni dal liquidatore, recuperando intanto la copia della documentazione relativa alla sottoscrizione della polizza, nonché i rendiconti annuali ricevuti dalla compagnia. I cittadini interessati possono rivolgersi ai nostri sportelli per ottenere tutte le informazioni necessarie».