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Il caso

Litiga coi tifosi avversari e spara con la scacciacani: calciatore di Seconda categoria denunciato


	I tifosi del Crevalcore hanno denunciato l'accaduto alla polizia
I tifosi del Crevalcore hanno denunciato l'accaduto alla polizia

Un calciatore 26enne della Cabassi Union Carpi ha inseguito un gruppo di sostenitori del Crevalcore al termine della partita di domenica 2 gennaio, durante la quale era stato espulso proprio per un battibecco con loro

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CARPI. Li avrebbe inseguiti in auto dopo la partita di calcio, affiancandoli al semaforo dove avrebbe tirato fuori una pistola scacciacani esplodendo in aria tre colpi. Protagonista della sconcertante vicenda, un 26enne giocatore della Cabassi Union Carpi, di origini napoletane ma residente a Rolo, dopo la partita di Seconda categoria giocata in casa a Santa Croce domenica contro il Crevalcore, vinta per 1-0 dai bolognesi.

Il battibecco durante la gara

Il giocatore era stato espulso verso la fine del primo tempo per un battibecco con un gruppo di tifosi ultras della squadra avversaria. Episodio che evidentemente ha mal digerito. Al punto da arrivare a minacciare tre degli ultras in questo modo. È ciò che loro hanno denunciato alla polizia di Stato di Carpi, che a casa del giocatore ha trovato e sequestrato la pistola, procedendo nei confronti di lui e del fratello per minaccia aggravata in concorso.

La follia nel dopogara

Lo scontro sarebbe cominciato già nel parcheggio dello stadio “Marri” nel dopogara: il giocatore del Carpi avrebbe estratto la pistola e urlato qualcosa ai tifosi avversari. Poi l’inseguimento in auto fino al semaforo vicino al casello, e i tre colpi sparati in aria, come gesto eclatante di minaccia nei confronti dell’auto in cui c’erano tre tifosi e un bimbo di 9 anni. Sgomenti, i tifosi sono tornati allo stadio, dove hanno trovato altri tifosi rimasti, e dove, chiamata, è subito arrivata la polizia. In una nota, la dirigenza della Cabassi Union Carpi «si dissocia fermamente dal comportamento inaccettabile del proprio tesserato.

La Cabassi prende le distanze e si scusa

Sebbene l’incidente sia avvenuto fuori dal campo, la società prende le distanze da ogni forma di violenza, minaccia e comportamento irrispettoso nei confronti dei tifosi e della comunità sportiva. «Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto e vogliamo esprimere le nostre scuse più sincere ai tifosi del Crevalcore, alla loro squadra e a tutte le persone coinvolte. Non esistono circostanze che possano giustificare tale gesto, e – si sottolinea – la società è già al lavoro per prendere provvedimenti esemplari. Un episodio del genere è assolutamente inaccettabile e, come società, non avremmo mai potuto aspettarci un simile comportamento da parte di un nostro tesserato».

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