Alla scoperta di iXoost, dove marmitte delle auto e caschi per le moto diventano casse per ascoltare la musica
Marmitte, caschi, pneumatici e componenti di supercar: sono questi gli oggetti che iXoost trasforma in sistemi audio Hi-Fi, unendo design e mondo della musica
MODENA. Marmitte, caschi, pneumatici e componenti di supercar: sono questi gli oggetti che iXoost trasforma in sistemi audio Hi-Fi, quindi casse per la musica, unendo design e mondo della musica in un processo di produzione che affonda le sue radici nel cuore pulsante della Motor Valley.
«Siamo una realtà “modenesissima”, nata nel 2012 quasi per caso – racconta Giovanni Panini, ceo, presidente e fondatore di iXoost– Ci è venuta l’idea di far suonare gli scarichi originali delle vetture di F1. La parte meccanica che normalmente fa uscire il suono del motore la usiamo per far uscire il suono della musica. È questa la nostra filosofia di fondo».
Il progetto
Si tratta di un progetto nato per gioco, poi diventato un piccolo business, che si è infine definitivamente trasformato in una realtà che oggi esporta in tutto il mondo.
«Realizziamo circa 150 pezzi all’anno, con 10 modelli diversi», ma si tratta di una produzione artigianale. «Facciamo tutto a mano in Italia. Tra i valori che trasmettiamo il Made in Italy attira paradossalmente molti clienti stranieri».
Ogni oggetto è unico
Ogni speaker è unico: «È il cliente a scegliere tutto: base, volume, inserti in pelle, etc... Realizziamo anche modelli one-off. Nel 2015 la collaborazione con Lamborghini è stata per noi un po’ la consacrazione di quello che cercavamo di proporre, mentre nel 2019 Mercedes stessa ci ha contattati e abbiamo realizzato AMG Performance Luxury Audio, realizzato interamente in carbonio. Al momento è il nostro prodotto che va per la maggiore».
Dal confronto con Pirelli sono nati anche i sistemi audio realizzati con pneumatici, che hanno permesso a iXoost di avvicinarci al mondo della Formula 1. Dal desiderio di affacciarsi sul mondo del MotoGP è nata anche l’idea di far suonare i caschi: «La loro forma si presta molto. L’acustica è eccezionale, talvolta sono anche i piloti a contattarci per realizzare speaker personalizzati per loro».
Un nome particolare
Ma da cosa deriva il nome dell’azienda? «Il nome iXoost è l’espressione del nostro legame col territorio – spiega ancora Panini – abbiamo fondamentalmente scritto in italiano la pronuncia di “tubo di scarico” in inglese. Inoltre, le due ‘O’ stilizzate vorrebbero richiamare i tubi di scarico. Per quel che riguarda la ‘i’ davanti, all’inizio eravamo concentrati solo sui prodotti Apple, quindi volevamo riprendere i nomi dell’azienda» spiega Panini.
Oltre all’Avia Pervia modenese, altro valore essenziale per iXoost è la flessibilità: «Abbiamo creato una nicchia di mercato che prima non c’era in un settore già saturo, quindi è spesso necessario essere molto trasversali e flessibili. Tutto si può fare».
La tecnologia
Se la tecnologia negli anni ha portato a molti cambiamenti e a grandi evoluzioni nella produzione dell’azienda, l’analogico gioca ancora un ruolo fondamentale: «Nella realizzazione dei progetti partiamo sempre da matita e gomma, per poi passare alla parte tecnica di calcoli e misure precise, fino ad arrivare alla fase di ingegnerizzazione».
Progetti per il futuro? iXoost non si accontenta: «ll sogno sarebbe che più o meno tutte le case automobilistiche di un certo livello avessero il proprio speaker realizzato da noi», conclude Giovanni Panini, ceo, presidente e fondatore. l
*studentesse del liceo Muratori San Carlo, classe 5CL