Gazzetta di Modena

Modena

Raccolta differenziata

Rifiuti e Tariffa puntuale: ecco quanto costerà ogni sacchetto in più da buttare nel cassonetto

di Luca Gardinale

	Con la tariffa puntuale questa operazione si potrà fare due volte al mese
Con la tariffa puntuale questa operazione si potrà fare due volte al mese

Parte la Tcp al posto della Tari, ma i costi “extra” si pagheranno solo dal 2026: per una famiglia di 3 persone il limite è di 24 conferimenti all’anno nell'indifferenziata, due al mese, ciascuno in più costerà tre euro in bolletta

4 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Addio alla tassa, perché arriva la tariffa. E poi anche addio ai conferimenti “liberi” dei rifiuti indifferenziati, perché arrivano i limiti e i conseguenti addebiti per chi sfora. Tanti cambiamenti in arrivo a Modena, con un dettaglio importante: tutto questo parte quest’anno in via sperimentale, ma l’addebito in fattura degli “extra” gettati nel cassonetto è rimandato all’anno prossimo. Vediamo, nel dettaglio, come funziona e quanto potrebbe costare ai cittadini modenesi.

Cos'è la Tariffa puntuale

Con l’inizio del 2025 è entrata in vigore la Tariffa corrispettiva puntuale, che sostituisce la Tari per il pagamento dei servizi di pulizia della città e quelli di raccolta e gestione dei rifiuti e che tiene conto dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati. I modenesi, cittadini e imprese, pagheranno però i conferimenti in eccesso solo a partire dal 2026. Mentre già da ora, poiché si tratta di una fattura, le imprese potranno detrarre l’Iva del 10%. A differenza della Tari, infatti, la Tariffa corrispettiva puntuale, che sarà fatturata direttamente dal gestore Hera, non viene calcolata, come accade ora, solo sulla base della superficie dell’immobile e del numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o della categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche), ma prevede anche una voce in più: una quota variabile legata al numero dei conferimenti di rifiuti indifferenziati effettuati ogni anno da ciascuna utenza. Se la quantità prestabilita sarà superata, nella bolletta di conguaglio dell’anno successivo saranno addebitati i conferimenti “extra”.

Un anno di prova

La Tariffa corrispettiva puntuale è in vigore dall’1 gennaio, ma il Comune di Modena ha stabilito che i conferimenti aggiuntivi si pagheranno solo a partire dal 2026: i cittadini privati e le imprese avranno, così, tutto il 2025 per prendere confidenza con il nuovo sistema di conteggio e “abituarsi” a rimanere nel numero di conferimenti stabilito per la propria utenza, che sarà verificato conteggiando il numero di aperture dei contenitori informatizzati o delle esposizioni dei bidoncini nel caso del porta a porta. La prima bolletta, che verrà inviata da Hera durante l’estate, indicherà quindi il numero dei conferimenti effettuati fino a quel momento, senza però considerare e, di conseguenza, addebitare gli eventuali extra relativi all’annualità 2025.

Quanto costerà ai modenesi?

Quanto costerà alle famiglie modenesi ogni conferimento “extra” rispetto ai limiti previsti per ogni nucleo? Al momento la cifra esatta non è ancora stata calcolata, ma per arrivare a capire almeno indicativamente di quanto si tratta è possibile prendere in considerazione quanto si paga oggi a Castelfranco, dove il sistema è già pienamente operativo. Ebbene, in quel Comune oggi chi effettua più conferimenti di indifferenziato rispetto ai limiti deve pagare dieci centesimi in più per ogni litro di rifiuti gettati. Il che significa, applicando le tariffe di Castelfranco a Modena, che ogni conferimento oltre il limite previsto, considerato pari a 30 litri al di là di quanto sarà riempito il sacco, costerà 3 euro. Considerando ad esempio che a Modena una famiglia di 3 persone ha un limite di 24 conferimenti all’anno - dunque una media di due al mese - ogni volta che andremo a buttare i rifiuti indifferenziati oltre quel limite ci costerà 3 euro in più rispetto alla tariffa base.

Le stime per nucleo famigliare

Ma a quanto corrispondono i nuovi limiti per i conferimenti dell’indifferenziato per famiglia? Per i nuclei composti da una sola persona il limite è di 16 conferimenti all’anno (dunque poco più di uno al mese) per chi getta l’indifferenziato (sacch i da 30 litri) nei cassonetti stradali, mentre per chi ha la raccolta porta a porta integrale (sacchi da 40 litri) il limite è i 12 conferimenti. Per i nuclei di due persone, il limite è di 20 conferimenti all’anno per i cassonetti in strada e 15 per il porta a porta, mentre per le famiglie di tre persone si sale a 24 conferimenti all’anno (uno ogni due settimane in media) per i cassonetti e 18 per il porta a porta. Per le famiglie di quattro persone si sale a 28 e 21 conferimenti, mentre per i nuclei di cinque persone e oltre sono previsti 32 conferimenti nei cassonetti e 24 per il porta a porta

Le lettere di Comune e Hera

In questi giorni i modenesi stanno iniziando a ricevere una lettera, a firma del Comune e di Hera, che contiene tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio come funziona la nuova Tariffa puntuale. Nella lettera è indicato il numero di conferimenti di rifiuti indifferenziati previsti in un anno - approfondimento nel box a destra - calcolati in base al numero dei componenti del nucleo familiare (per le utenze domestiche) e al volume del contenitore in dotazione (per le imprese). Per abituarsi al nuovo metodo di tariffazione, il Comune consiglia di inserire nei contenitori stradali per l’indifferenziata il sacchetto pieno (30 litri) mentre, per la raccolta porta a porta, di esporre il bidoncino solo quando ha raggiunto la capacità massima, ovvero 40 litri. Separando bene i rifiuti, fa notare ancora l’amministrazione comunale, resta poco da gettare nell’indifferenziato, e questo permetterà in futuro una bolletta più equa e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica e vetro.