Carabiniere di Polinago indagato, la premier Meloni lo sostiene: «Ha fatto il suo lavoro»
La premier si schiera con il comandante Masini sotto indagine dopo la morte di un 23enne. Intanto, la raccolta fondi supera quota 42mila euro
POLINAGO. Il sostegno della premier Giorgia Meloni e oltre 42mila euro raccolti per le spese legali. Si allarga la rete di supporto per Luciano Masini, il luogotenente comandante della stazione di Villa Verucchio (Rimini) indagato dopo la morte di un egiziano di 23 anni alla vigilia di Capodanno.
Meloni: «Ha fatto il suo lavoro»
«Ho chiesto ai carabinieri di sostenere le spese legali della difesa del maresciallo Masini – ha detto ieri la presidente del Consiglio – e intendo chiedere al generale capo dei carabinieri, generale Longo, di conferire un riconoscimento per il suo valore. Il maresciallo Masini ha fatto il suo lavoro».
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito, il comandante originario di Polinago (e che ha prestato servizio a Frassinoro) è intervenuto per fermare Muhammad Sitta. L’egiziano ha accoltellato quattro persone e stava rivolgendo il coltello che aveva in mano verso Masini e un carabiniere donna.
Il filmato
Il comandante è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. L’autopsia ha rivelato che Sitta è stato raggiunto da cinque dei dodici colpi esplosi. Il Corriere di Romagna ha fatto sapere che gli inquirenti stanno vagliando un video in cui Masini avrebbe supplicato il giovane di fermarsi fino a quando sarebbe stato in tempo.
La premier: «Un calvario»
«Ci dobbiamo porre problema che sovente le forze dell’ordine temono di fare bene il loro lavoro – ha aggiunto la premier – perché spesso accade che si trovino in un calvario giudiziario. Credo che un approfondimento sulle norme vada fatto, ne parleremo con Piantedosi per capire insieme come si possa mettere fine a questo fenomeno».
Le reazioni
Un «adeguamento fondamentale» per Giovanni Morgese, segretario generale del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc). «Se le forze dell'ordine sono costrette a temere ripercussioni giuridiche per aver svolto il proprio dovere, questo mina la loro operatività e, di riflesso, la sicurezza stessa dei cittadini», ha riflettuto Morgese con il vicario Andrea Di Virgilio.
Per entrambi la premier ha fatto «un atto politico di grande rilevanza».
La proposta di Meloni ha trovato il supporto di Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI. «L’impegno per la sicurezza per Fratelli d’Italia è anche tutelare chi mette a rischio la propria incolumità per proteggere gli italiani – ha detto Malan – Come il maresciallo Masini».
Concorde Marco Silvestroni, senatore di FdI. «Non si dovrebbe mai temere di fare il proprio dovere – ha detto – Se verrà dato, come auspico, il riconoscimento, al comandante Masini, sarà una vittoria di tutti quegli uomini e donne delle forze dell'ordine che si sacrificano quotidianamente per mantenere fede al loro giuramento».
«Parole di enorme buonsenso» da parte della premier per Domenica Spinelli, senatrice di FdI.
Raccolti oltre 42mila euro
Meloni ha chiesto ai carabinieri di sostenere le spese legali. L’associazione Vivilla ha lanciato su Gofundme la raccolta fondi “Carabiniere Verucchio”. Alle 20.45 di ieri era stata raggiunta la cifra di 42.215 euro. «L’azione di raccolta proseguirà ancora per qualche giorno – hanno detto gli organizzatori – terminata la quale, sentiti anche gli organi centrali della stessa Arma dei carabinieri, che disporrà in merito, si provvederà ad elargire dette somme, le quali, in parte, saranno destinate anche alle vittime di questa disgrazia».
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