Il saluto del carabiniere Militi dopo 41 anni di servizio, di cui trenta a Modena
Siciliano di Randazzo, in provincia di Catania, per 30 anni è stato in servizio a Modena, città in cui sono nati i figli Vittorio e Viriginia avuti con la moglie Rosanna: «Verrà sempre ricordato e apprezzato per aver messo a disposizione dei cittadini la sua enorme esperienza»
MODENA. Quarantuno anni di servizio e non sentirli per il carabiniere Riccardo Militi, da ieri ufficialmente in congedo per aver raggiunto i limiti di età. Il colonnello Lorenzo Ceccarelli, comandante del comando provinciale di Modena, ha voluto salutare con gratitudine l’appuntato scelto qualifica speciale per il grande lavoro svolto.
L’appuntato Militi, siciliano di Randazzo, in provincia di Catania, ha abbracciato l’Emilia Romagna per tutti i suoi 41 anni abbondanti di carriera professionale, e all’ombra della Ghirlandina ha messo su famiglia crescendo, con Rosanna, apprezzata insegnante, i due figli Vittorio e Virginia, nati proprio nel capoluogo modenese. «Militi – sottolineano i carabinieri in una nota – verrà sempre ricordato e apprezzato per aver messo per lunghissimi anni a disposizione dei modenesi la sua enorme esperienza, la professionalità e le innate doti umane, legandosi ad un territorio in cui ha trascorso la maggior parte della sua vita e dove permarrà dopo il servizio. L’attaccamento al dovere, la disponibilità e la generosità sono state le sue caratteristiche. Il ruolo operativo lo ha voluto svolgere fino all’ultimo istante, partecipando alle indagini anche l’ultimo giorno di servizio, peraltro festivo, il 6 gennaio scorso».
Il percorso
L’appuntato Militi si è arruolato nell’Arma il 28 settembre del 1983, frequentando il corso formativo presso la scuola allievi carabinieri di Campobasso al termine del quale, il 1° giugno 1984, è stato destinato all’allora legione carabinieri di Parma in attesa dell’individuazione della prima sede di servizio, Finale Emilia, presso cui è stato impiegato al comando di stazione fino al 1° ottobre 1987, quando è stato trasferito all’aliquota radiomobile della Compagnia di Modena.
Il 6 ottobre del 1988 è stato poi trasferito all’aliquota radiomobile della Compagnia di Pavullo nel Frignano, per poi transitare, il 12 aprile del 1989, alla Compagnia di Carpi inizialmente quale addetto alla locale aliquota radiomobile e di seguito alla squadra di polizia giudiziaria di quella pretura circondariale.
Il 18 agosto del 1990 raggiungeva, trasferito per servizio, la sezione anticrimine del Ros dei carabinieri di Parma dove permaneva per due anni partecipando, tra le altre delicate indagini, a quelle inerenti la strage del “Pilastro” di Bologna, il 4 gennaio 1991, dove venivano assassinati tre giovanissimi carabinieri, nonché all’arresto di tre pericolosi pregiudicati che il 26 aprile 1991, che dopo aver tentato una rapina in banca a Bologna, facevano fuoco contro i militari che li avevano intercettati, tra i quali proprio Militi.
Dopo l’importante parentesi al raggruppamento operativo speciale, Militi ha poi fatto rientro a Modena per essere impiegato al nucleo operativo e radiomobile della Compagnia. Il 10 giugno del 1995 è stato trasferito al reparto operativo di Modena e, dopo due anni da addetto al nucleo Informativo, veniva impiegato al nucleo investigativo permanendovi fino al congedo. Il comando provinciale gli ha augurato di trascorrere una felice e serena pensione. Tutti i colleghi che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e condividerne le fatiche lavorative lo hanno ringraziato calorosamente.