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Baby gang sgominata, il sindaco: «Giovani che vivono in famiglia, necessario prevenire per evitare che il disagio degeneri in violenza»


	La baby gang agiva anche di notte nei pressi del centro
La baby gang agiva anche di notte nei pressi del centro

Le parole di Mezzetti e dell’assessore Alessandra Camporota sull’operazione che ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 5 minorenni che aggredivano coetanei per rapinarli. Anche la deputata FdI Daniela Dondi e il consigliere comunale Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ringraziano le forze dell’ordine

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MODENA. A margine della conferenza stampa in Questura a Modena, per illustrare l’operazione che ha permesso di sgominare una baby gang che tra ottobre e novembre del 2024 ha terrorizzato diversi studenti modenesi, il sindaco Massimo Mezzetti e l’assessore a Sicurezza urbana, Inclusione e Polizia locale Alessandra Camporota sono intervenuti per ringraziare forze di polizia e carabinieri e per rinnovare l’impegno dell’amministrazione sul fronte del disagio giovanile.

Le parole del sindaco Massimo Mezzetti

«Esprimo grande soddisfazione per questo lavoro di indagine sul campo che rappresenta una risposta importante a gravi fatti accaduti tra ottobre e novembre – dichiara il sindaco Mezzetti - Sottolineo che ciò è frutto di una positiva e sinergica collaborazione tra la nostra polizia locale, la polizia di Stato e i carabinieri. A entrambe va quindi il mio ringraziamento e la consapevolezza che per avere risultati, a maggior ragione quando si parla di minori, serve riservatezza, discrezione e grande coordinamento. I ragazzi che si sono resi protagonisti di questi gravi episodi vivono in famiglia e questo fatto conferma la necessità di progetti di prevenzione rivolti agli adolescenti perché è sempre più evidente che esiste una fascia di giovani il cui disagio rischia di degenerare in violenza. Dobbiamo spegnere il fuoco prima che l'incendio divampi. Questo è l'impegno che, come amministrazione comunale, ci siamo assunti per irrobustire le nostre politiche giovanili e collaborare con i dirigenti scolastici».

L’assessore Alessandra Camporota

L'assessore Camporota si unisce ai ringraziamenti alle forze dell’ordine e, in particolare, alla polizia locale, «per la delicata e complessa attività svolta che ha consentito, in  tempi rapidi, di dare risposte a una situazione di grave allarme sociale,  determinata sia dalle modalità di azione violente e ripetute da parte dei minori autori dei reati, sia dalla giovanissima età anche degli aggrediti alle cui famiglie rinnovo la mia solidarietà. Tali episodi – continua Camporota - rafforzano la necessità di un impegno costante e condiviso nei confronti del disagio giovanile, con attività di sostegno anche alle famiglie e alle scuole, attraverso progettualità trasversali che, come Amministrazione, abbiamo deciso di rafforzare in collaborazione con Prefettura, forze dell’ordine e istituzioni scolastiche. Naturalmente insieme ad un attento presidio del territorio, nel cui ambito la Polizia locale svolgerà una sempre più mirata attività di ‘sentinella di legalità».

L’onorevole Daniela Dondi (FdI)

«Mi congratulo con le forze dell’ordine per il grande lavoro svolto che ha condotto all’arresto di cinque minori. Dopo avere raccolto testimonianze e denunce delle giovani vittime, hanno saputo, operando efficacemente insieme, identificare ed arrestare ragazzi italiani e stranieri che hanno in questi mesi minacciato, picchiato e rapinato loro coetanei davanti agli istituti scolastici e per le vie di Modena». Lo dichiara il deputato di Fratelli d'Italia Daniela Dondi, relatrice della legge sulla prevenzione del bullismo e cyberbullismo alla Camera. «Sul fronte della criminalità minorile, con l’approvazione del Decreto Caivano, vorrei ricordare che abbiamo fornito adeguati strumenti contro i reati commessi da minori: il provvedimento prevede un inasprimento delle sanzioni per lo spaccio, l'arresto in flagranza per i reati più gravi e il daspo urbano per i minori di almeno 14 anni, con divieto di accesso in alcune aree sensibili delle città. E non finisce qui: la pena massima per il divieto di rientro nei comuni aumenta, mentre le pene cautelari per i minori vengono ridotte, per garantire un percorso rieducativo piuttosto che la semplice punizione» continua Dondi. «Il Governo ha adottato misure strutturate per proteggere i nostri giovani e garantire maggiore sicurezza. Il nostro impegno è chiaro: prevenire, educare e punire con equilibrio, sempre con il bene delle famiglie e dei minori al centro, cercando di rimediare, inoltre, a quanto non fatto in anni e anni di Governo locale e nazionale dal Partito Democratico», conclude Dondi.

Il consigliere Piergiulio Giacobazzi

Anche il consigliere comunale di Forza Italia, Piergiulio Giacobazzi, commenta l’operazione che ha portato all’esecuzione di 5 misure cautelari nei confronti di altrettanti giovani indagati: «Con grande soddisfazione accogliamo l'arresto di cinque minori responsabili di una serie di rapine e minacce ai danni di giovani e giovanissimi, già conosciuti in città e ripetutamente oggetto di segnalazioni da parte di cittadini e genitori vittime dei loro soprusi. Questo risultato premia il lavoro svolto in modo sinergico e integrato dalle forze dell'ordine e dimostra che la lotta alla criminalità giovanile è una priorità che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare. Si tratta di giovani delinquenti, che hanno messo in atto azioni gravi e violente nei confronti di altri minori, e che non devono essere visti solo vittime del sistema, ma come pericolosi soggetti che, purtroppo, hanno scelto la via della criminalità. E che per questo meritano pene severe e ferme. Il segnale della società e della giustizia nei loro confronti deve essere netto ed esemplare. Pur riconoscendo l'importanza della prevenzione e delle politiche educative, sottolineate oggi dal sindaco e dall’assessore, è fondamentale che non ci siano attenuanti quando si tratta di punire severamente reati gravi e soprattutto quando, in casi come questi, sono reiterati e sfociano in violenza cieca e gratuita».