Uccise l’ex moglie Anna Sviridenko: Andrea Paltrinieri trovato morto in carcere
La terza vittima in una settimana all’interno del Sant’Anna di Modena è il femminicida della donna di 41 anni, madre dei loro due figli, alla quale tolse la vita lo scorso 10 giugno: si è suicidato inalando gas in cella
MODENA. Si è ucciso in carcere Andrea Paltrinieri, l’ingegnere 49enne che la sera del 10 giugno 2024 si presentò davanti al Comando provinciale dei carabinieri con un furgone in cui aveva messo il cadavere della moglie Anna Sviridenko, 41enne di origini bielorusse.
Tre morti in sette giorni
La tragedia è stata scoperta intorno alle 14. Da quanto si è appreso, in un momento in cui si trovava da solo in carcere, Paltrinieri si è suicidato inalando il gas di una delle bombolette messe a disposizione dei detenuti per scaldare cibo e bevande in cella. Lo scorso 31 dicembre si era ucciso in identico modo un 37enne macedone. Il 4 gennaio invece è morto a Baggiovara un 29enne marocchino ricoverato in terapia intensiva a seguito dei gravissimi traumi riportati in un tentativo di suicidio a dicembre. È dunque il terzo suicida al Sant’Anna nel giro di una settimana.
L’allarme
Appena si è scoperto cosa aveva fatto Paltrinieri, è scattato l’allarme che ha portato subito sul posto il 118, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Sono stati eseguiti minuziosi accertamenti sull’accaduto: solo verso le 20 è arrivato il nulla osta del pm alla rimozione della salma, che è stata quindi condotta dalle onoranze di Gianni Gibellini in medicina legale, a disposizione della Procura. Data l’evidenza della dinamica e del mancato coinvolgimento di terzi nella morte, sulla salma potrebbe anche non essere eseguita l’autopsia.
Il garante
Sull’accaduto, la terza morte per suicidio in pochi giorni nel carcere modenese, è subito intervenuto Roberto Cavalieri, garante regionale per i detenuti: «Al di là delle polemiche che riguardano le carceri, sovraffollamento in primis, bisogna mettere in discussione adesso il sistema di prevenzione dei suicidi in carcere – ha sottolineato – sia sul fronte dell’amministrazione penitenziaria che della sanità regionale».
Il femminicidio
Il 10 giugno, nel furgone parcheggiato da Paltrinieri i carabinieri trovarono il corpo di Anna Sviridenko con il capo coperto da un sacchetto nero di plastica stretto con un filo elettrico plastificato. E, sotto quell’involucro, una cintura stretta al collo: la donna fu strangolata. Era nata nel 1983. Aveva sposato Andrea Paltrinieri nel 2019 ma ormai erano separati. Entrambi avevano vissuto tra Modena e Innsbruck: lei infatti lavorava in medicina nucleare ma era anche specializzanda al Policlinico di Modena. Paltrinieri, ingegnere disoccupato, da qualche tempo era tornato a vivere nello stesso condominio dei genitori, in via Bonacini. Quel giorno, il 10 giugno, era tornata a Modena, dopo avere saputo di avere ottenuto l’affidamento esclusivo dei due figli. Aveva accettato di incontrare l’ex marito un’ultima volta, e l’incontro si è trasformato in tragedia. Per lui è scattato subito l’arresto con l’accusa di omicidio aggravato. Dopo la morte di Anna, i due bambini sono stati affidati ai nonni materni a Innsbruck. Per sostenerli a giugno fu attivata una raccolta fondi. Adesso sono rimasti anche senza il padre.