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Il mito

Formigine, dopo 40 anni chiude il negozio “Biciclette Sargenti”: «Ricordi bellissimi»

di Elena Tassoni
Formigine, dopo 40 anni chiude il negozio “Biciclette Sargenti”: «Ricordi bellissimi»

Nessuno vuole rilevare l’attività di famiglia, gestita dai coniugi Arrigo Sargenti e Agnese Rovatti

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FORMIGINE. Con l’avvento del nuovo anno, Formigine saluta la storica attività di biciclette Sargenti. Da più di 40 anni i coniugi Arrigo Sargenti e Agnese Rovatti gestivano il negozio. La figlia Sara Sargenti racconta l’attività familiare: «Tra i primi ricordi di me bambina c'è sicuramente il negozio dei miei genitori, che si è occupato di biciclette e per un primo periodo anche di motorini. Sono cresciuta lì, quando dopo l’asilo e dopo la scuola trascorrevo una parte del mio tempo nell’attività familiare».


La storia del negozio
Il negozio Sargenti è molto conosciuto in zona, ed è stato un punto di riferimento ma anche un punto di ritrovo per gli amici e i clienti affezionati: «I miei genitori non hanno mai avuto dipendenti, e nonostante le difficoltà, i furti e i vandalismi, si sono sempre fatti carico di tutto – prosegue la figlia Sara – Hanno cambiato diverse sedi, rimanendo sempre vicini al centro del paese: la sede storica e iniziale fu in via Trento e Trieste, poi in via Pascoli, per un periodo successivo il negozio fu nell’odierna sede della farmacia comunale, per poi spostarsi nelle vicinanze dove è stato aperto fino al 31 dicembre».

La chiusura
Nonostante i tentativi, non si è trovato qualcuno disposto a rilevare il negozio negli ultimi anni, per cui la soluzione è stata chiudere: «Il 31 dicembre abbiamo chiuso, è un dispiacere, ma non è stato possibile trovare un lavoratore disposto ad avere un’attività in gestione con una passione tale da trascorrere tanto tempo qui». Sicuramente il negozio rimane un riferimento: un ricordo anche tra le generazioni più giovani è nei giardini delle scuole, che negli ultimi anni si riempivano di biciclette Sargenti modello Graziella, con colori sgargianti e due ruote piccole a fare tendenza. «Mi ricordo che mio padre era andato fino in Romagna a cercare delle Grazielle data la richiesta altissima dei giovani, che optavano spesso per questo modello».

La passione

La famiglia Sargenti lavorava e vendeva modelli come Atala e Olimpia, e principalmente citybike. Che fossero nuove o usate, le bici venivano vendute e aggiustate tenendo aperto il negozio quasi ogni giorno, poiché i clienti soprattutto in estate riempivano l’entrata del negozio e la giornata di lavoro. «Mi ricordo di avere sempre toccato da vicino la passione dei miei genitori, che lavoravano sempre tanto e fuori dal lavoro andavano a mostre e fiere ciclistiche. Per anni hanno aperto lo stand al Settembre Formiginese, e mia mamma si è sempre mossa in bicicletta per andare a lavoro, sfidando anche il maltempo».

L'augurio per il futuro

Il passaggio generazionale è un momento delicato per qualunque attività, e un lavoro manuale dal grosso carico di lavoro come questo per ora non ha trovato un continuo: «Ricordando questi splendidi anni a Formigine, ci auspichiamo che un giorno qualcuno decida di aprire nuovamente un’attività di biciclette, magari rilevando la nostra» racconta Sara Sargenti ripensando all’impegno dei genitori.l