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L'intervista

Sassuolo, l’assessore Ferrari: «Pronti a riordinare il mercato. E dobbiamo sistemare i dehors»

di Alfonso Scibona
Sassuolo, l’assessore Ferrari: «Pronti a riordinare il mercato. E dobbiamo sistemare i dehors»

L’assessore alla Cultura, Commercio e Turismo: «Le difficoltà del commercio sfida da vincere»

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SASSUOLO. Una delle novità della nuova legislatura targata Matteo Mesini, è senza dubbio quella di definire in modo diverso le deleghe assegnate agli assessori, ma anche accorparle per affinità (quasi tutte). Ed ecco che Federico Ferrari è assessore alla Cultura, Commercio e Turismo.

Sassuolo secondo Ferrari
«In questi mesi – afferma Ferrari - siamo partiti da un semplice concetto quello di valorizzare l’esistente. Per molto tempo è mancato il dialogo con il mondo dell’associazionismo, la cura nella progettazione degli appuntamenti, il dare voce a tutti e tutte cercando di rendere la cultura popolare e inclusiva. Rimettere dunque in moto la città facendo dialogare questi aspetti partendo da una rinnovata attenzione per la comunicazione, la promozione e il racconto degli appuntamenti culturali e commerciali fino alla loro progettazione che ha iniziato a seguire il modello della sinergia fra pubblico, privato e terzo settore».

I primi risultati

«Questo ha portato i primi risultati: le luminarie di via Clelia che si inseriscono nel primo passo per l’adesione di Sassuolo all’associazione “Città della Ceramica Artistica” e di una rinnovata cura per il centro storico, il ritorno del cinema al teatro Carani, il progetto partecipativo sulle Paggerie, il welfare culturale insieme a Gallerie Estensi e Fondazione Teatro Carani, la sfida del rinnovamento della Biblioteca Cionini, una delle edizioni più partecipate del Festivalfilosofia. Alcuni di questi progetti erano chiusi in un cassetto, altri hanno avuto bisogno di essere attivati, alcuni sono ideati da zero».

Questo è già un primo passo: cosa avverrà nel futuro a breve termine?

«Questa linea continuerà offrendo una visione di futuro alla città, aiutandoci con tre parole “Si può fare”. Sassuolo è nata con queste parole, da questa volontà è partito lo sviluppo industriale, economico e sociale del territorio, una forza che va ritrovata e alimentata per affrontare le piccole grandi sfide del futuro. A partire dal centro storico e dalle difficoltà del commercio con il piano degli “Hub Urbani” che partirà a breve, il riordino del mercato dopo una rottamazione fatta a metà, l’efficientamento dei regolamenti per l’utilizzo del suolo pubblico, i dehors e le insegne da armonizzare con l’attuale situazione socio-economica».

Ripartire dalla cultura

«Si parte da una rinnovata attenzione alle biblioteche e alle attività organizzate per i più piccoli – continua Ferrari - arrivando ad averne una per ogni weekend, il ritorno dell’arte in città alla riapertura di Paggeria Arte, il rilancio di Sassuolo come città turistica capofila del progetto del Ducato Estense. Aggiungiamo anche la valorizzazione di Sassuolo come “Città della musica”, perché per un lungo periodo la storia locale della musica è stata la storia nazionale della musica: lo Youth Festival, il Premio Bertoli, le rassegne organizzate da banda e corale, Grandezze e Meraviglie».

Sicurezza e legalità

«Sassuolo è un territorio ricco di imprese e di attività economiche che attira investimenti e per questo altamente esposto alle attenzioni della criminalità organizzata. Sassuolo deve essere parte di una rete di vigilanza, informazione e contrasto a questi fenomeni comprendendo prefettura, questura, forze dell’ordine e associazioni di volontariato».

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