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La sanzione

Bosco raso al suolo sul Secchia: maxi multa di 200mila euro all’azienda che ha abbattuto gli alberi

di Gabriele Canovi
Bosco raso al suolo sul Secchia: maxi multa di 200mila euro all’azienda che ha abbattuto gli alberi

L’impresa incaricata da Aipo aveva tagliato più piante del dovuto, spingendosi fino alla sponda sinistra del fiume: i Comuni di Modena e Rubiera ora verranno risarciti

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MODENA. Oltre 200mila euro di multa per il bosco raso al suolo sul fiume Secchia, tra la frazione modenese di Marzaglia e il territorio di Rubiera, nel Reggiano. Questa la maxi sanzione elevata dai carabinieri forestali di Modena alla ditta incaricata da Aipo che ha eseguito i lavori alle casse di espansione del Secchia e che ha tagliato svariato ettari di alberi.
Degli oltre 200mila euro, 198mila andranno nelle casse del Comune di Rubiera, ma anche quello di Modena verrà risarcito, seppur con cifre decisamente più basse (circa 7mila euro).

Il sindaco di Rubiera

A dare notizia della multa è direttamente il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro: «La ditta incaricata da Aipo – ha scritto il primo cittadino rubierese sui suoi profili social – non si era limitata a tagliare gli alberi davanti alla diga ma si era allargata fino alla sponda sinistra, sul nostro territorio, dove il taglio non era stato autorizzato. Oltre all’obbligo di ripristino dei luoghi, naturalmente, i carabinieri forestali hanno elevato una sanzione, che arriverà alle casse del Comune di Rubiera, di 198mila euro. Una cifra importante, che andrà certamente destinata – ci pare moralmente doveroso – alla tutela dell'ambiente ed alla sicurezza sul nostro territorio, compresa un ulteriore crescita delle aree verdi. Attendiamo, in ogni caso, di accertare la relativa entrata per fare progetti. Del resto, non è improbabile un ricorso, davanti ad una sanzione così importante e complessa».

A Modena “solo” 7mila euro

Come detto, se Rubiera otterrà una cifra che si aggira intorno ai 198mila euro, nelle casse del Comune di Modena finiranno invece circa 7000 euro; questo perché l’intervento si è svolto per il 95 per cento sul territorio di Rubiera e per il 5 per cento su quello modenese.

Il comitato
Sulla questione è intervenuto anche il comitato “Difendiamo il parco fluviale del Secchia”, da tempo attento alle questioni ambientali che riguardano il bosco sul fiume: «Multa da quasi 200mila euro? Crediamo siano veramente pochi soldi se comparati al danno inestimabile che è stato fatto – afferma Aldo Meschiari, membro del Comitato – Il taglio di una foresta di quasi cinquanta ettari in una zona a rischio idrogeologico e altamente inquinata come quella della Pianura Padana è un atto pericoloso, del tutto inutile e dovuto a motivazioni speculative. Tagliare alberi qui, tra Reggio e Modena, è ancora più rischioso che farlo in altre zone del Paese per l’inquinamento, nonché per la sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio. Spiace, inoltre, vedere come una parte della politica abbia iniziato a interessarsi del caso solo dopo le denunce, durate mesi, del Comitato. Ora qui, al posto del parco ci sono solamente fango e sterpaglie e gli argini stanno crollando nel fiume».