Gazzetta di Modena

MONTEFIORINO. È ancora in carcere Domenico Lanza, detto “sceriffo”, unico indagato per la scomparsa di Daniela Ruggi, la 31enne di Montefiorino di cui non si hanno più notizie dallo scorso 18 settembre. Il 70enne si trova nel carcere di Sant’Anna a Modena dopo che i carabinieri hanno ritrovato armi detenute illegalmente nella sua casa.

«Ancora un mese almeno»

È stato arrestato lo scorso 5 dicembre, ha trascorso le festività dietro le sbarre e secondo quanto riportato dall’avvocato Fausto Gianelli, «dovrà rimanervi ancora un mese in attesa del dissequestro della sua abitazione di Polinago. Lanza sta male, è una persona di una certa età con patologie: è cardiopatico e soffre di diabete. Stare in carcere per possesso di armi è indubbiamente pesante, lui si sente vittima anche della sua superficialità, non voleva esporsi e non lo avrebbe voluto fare. È vittima anche di se stesso. A casa sua di Daniela non c’era nulla, sulla sparizione la traccia non è più li. Siamo ottimisti in quanto gli avvistamenti avvenuti a Modena a fine ottobre spostano geograficamente e temporalmente la vicenda, allontanandola da Montefiorino. Non appena sarà possibile chiederemo il dissequestro della sua abitazione, così che possa tornare a casa e scontare lì la sua pena».

Le indagini

Negli scorsi giorni sono emersi dettagli clamorosi sulla scomparsa, finora sconosciuti. Daniela, infatti, aveva denunciato per aggressione il fratello. E nella sua casa di Vitriola, frazione di Montefiorino, sono stati ritrovati soldi in contanti e cellulari. Elemento, questo, che potrebbe spingere gli inquirenti ad escludere un allontanamento volontario. Sono poi spuntati numerosi avvistamenti della donna tra Modena e Sassuolo. In particolare sono quelli segnalati dai volontari di Porta Aperta a Modena ad essere ritenuti più attendibili dagli inquirenti. Così come quello della bigliettaia della stazione degli autobus di Sassuolo.