Beatrice, studentessa e volontaria: «Il sociale insegna valori unici»
La storia della 21enne carpigiana, che studia Digital Education all’Università di Modena e Reggio Emilia, e del suo tirocinio alla Casa del Volontariato: «Nella frenesia della vita rischiamo di dimenticarci l’empatia e il potere del dono»
CARPI. Beatrice Ferri, 21 anni, di Carpi, studia Digital Education presso l’Università di Modena e Reggio e sta svolgendo un tirocinio universitario, esperienza pratica della durata di 300 ore, presso la Fondazione Casa del Volontariato di Carpi. «La mia principale occupazione è quella di studentessa e negli anni ho avuto modo di fare alcune esperienze lavorative, in particolare nel mondo dell’infanzia, un settore che mi appassiona profondamente – racconta sorridente Beatrice – Questo tirocinio rappresenta una tappa fondamentale del mio percorso accademico, in quanto mi consente di applicare le conoscenze acquisite durante gli studi a un contesto reale, contribuendo a progetti che uniscono educazione e strumenti digitali. Durante questo tirocinio presso la Casa del Volontariato di Carpi, sto avendo l’opportunità di immergermi nel mondo del volontariato, scoprendo e approfondendo molteplici aspetti legati alle sue attività e applicazioni pratiche. Questo percorso mi sta permettendo di conoscere da vicino le dinamiche organizzative che rendono il volontariato un pilastro fondamentale per la comunità, così come i vari ambiti di intervento in cui si sviluppano le iniziative».
Arricchimento e senso di comunità
In particolare, Beatrice sta entrando in contatto con diverse realtà associative e con i responsabili che coordinano le attività, aspetto che la sta aiutando a comprendere meglio come il volontariato possa essere un motore di cambiamento sociale, oltre a offrirle una visione più ampia delle sue finalità e del suo impatto sul territorio. «È un’esperienza che mi incuriosisce e mi arricchisce dal punto di vista umano e professionale, perché mi permette di coniugare il mio interesse per l’educazione con l’aspetto sociale e relazionale che caratterizza il volontariato – afferma la studentessa – Sto inoltre imparando a utilizzare strumenti e metodologie per la gestione e il supporto delle attività, sviluppando competenze organizzative, comunicative e digitali che considero essenziali per il mio percorso. Questo tirocinio rappresenta un’occasione per mettere alla prova le conoscenze acquisite durante gli studi, ma anche per acquisire una nuova consapevolezza sull’importanza del lavoro collettivo e del senso di comunità».
Impegno e dedizione dietro ogni attività
A colpire la giovane, è la consapevolezza di quanto il volontariato sia un pilastro essenziale per la nostra società, anche se spesso viene dato per scontato. Prima di iniziare, infatti, Beatrice, non aveva pienamente compreso l’enorme impegno e dedizione che stanno dietro le attività di volontariato. «È facile pensare che “ci sarà sempre qualcuno” pronto a farlo, ma questa esperienza mi ha fatto capire che non è affatto scontato e che il bisogno di volontari è sempre presente e urgente – commenta la ragazza – Mi ha sorpreso la complessità e l’organizzazione necessarie per far funzionare il volontariato: dalla gestione delle risorse umane alle iniziative concrete per rispondere ai bisogni della comunità. Ho scoperto quanto lavoro ci sia dietro le quinte per garantire che ogni progetto, piccolo o grande, possa avere un impatto reale. Ciò che mi ha colpito particolarmente è il grande senso di comunità e solidarietà che emerge da chi dedica il proprio tempo e le proprie energie a queste attività».
Sensibilizzare sul valore del volontariato
Non si tratta solo di “fare del bene”, ma di costruire un tessuto sociale più forte, di supportare le persone nei momenti di difficoltà e di creare opportunità per chi altrimenti potrebbe sentirsi escluso. Questa esperienza ha fatto riflettere Beatrice sull’importanza di sensibilizzare le persone al valore del volontariato e sulla necessità di promuoverlo attivamente, perché il suo impatto non è solo pratico, ma anche profondamente umano e culturale. «Personalmente, durante la mia vita ho avuto l’opportunità di dedicarmi ad alcune attività di volontariato che mi hanno lasciato ricordi e insegnamenti preziosi. Una delle esperienze più significative risale a quando ho frequentato le scuole superiori, insieme alla mia professoressa di Religione e ai miei compagni di classe, ho partecipato a un percorso di volontariato che aveva come scopo principale il sostegno all’educazione dei ragazzi meno fortunati attraverso l’adozione a distanza. Il nostro impegno consisteva nell’organizzare iniziative di raccolta fondi, con l’obiettivo di offrire a questi ragazzi l’opportunità di accedere all’istruzione. Attraverso i fondi raccolti, siamo riusciti a contribuire concretamente al loro percorso scolastico, aiutandoli non solo a frequentare la scuola, ma anche a costruire un futuro migliore per sé stessi e per le loro comunità: «Per me – conclude Beatrice – il volontariato insegna ai giovani valori fondamentali che spesso rischiano di perdersi nella frenesia della vita quotidiana: l’empatia, l’importanza dell’ascolto e il potere del dono gratuito».
Guardare il mondo con occhi nuovi
Stare a contatto con situazioni sociali diverse ti spinge a guardare il mondo con occhi nuovi, a uscire dalla tua zona di comfort e a riflettere su quanto sia importante contribuire, nel tuo piccolo, a migliorare la vita degli altri. «Questa esperienza mi sta mostrando che dietro ogni realtà sociale c’è un bisogno concreto, una storia, e spesso un desiderio di riscatto. Ti rendi conto che le difficoltà possono colpire chiunque, e che il sostegno, anche il più semplice, fa la differenza. Il volontariato non è solo un’azione, ma un’esperienza che trasforma il modo in cui vedi te stesso e il ruolo nella comunità. Per i giovani, rappresenta una scuola di vita, un’occasione per crescere non solo come individui, ma come parte di un insieme più grande. In un mondo che spesso ci spinge verso l’individualismo, il volontariato ci ricorda che la forza più autentica nasce dal sostenerci a vicenda».
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