Giovane picchiato, rapinato e lasciato in terra privo di sensi la notte di Natale
Un 21enne è stato aggredito in via Canalino da una banda di quattro persone mentre stava acquistando un pacchetto di sigarette: «Erano stranieri, uno di loro mi ha colpito con un pugno in faccia e poi ha tirato fuori un coltello ferendomi al volto»
MODENA. Picchiato, rapinato e lasciato in terra privo di sensi in terra: è accaduto la notte di Natale in pieno centro a Modena. Vittima un 21enne, travolto e ferito dalla furia di una banda di quattro persone; ha rimediato anche un taglio in fronte e una prognosi di 15 giorni.
L’aggressione
È questo il risultato dell’ennesima aggressione avvenuta nella tarda notte di Natale a Modena in via Canalino, all’altezza del civico 68, a discapito di un giovane italiano 21enne, che, dopo una serata con gli amici in centro storico si stava dirigendo verso casa. Nel tragitto si è fermato per acquistare un pacchetto di sigarette presso il distributore automatico della Amazon Counter Tabaccheria ed è lì che è stato individuato dai suoi aggressori, che lo hanno rapinato con una violenza inaudita. «Mentre stavo per iniziare la procedura di acquisto delle sigarette – racconta Marco (nome di fantasia, ndr) –, improvvisamente, mi si è avvicinato un ragazzo, che non conosco». Sarà quest’ultimo a far capire in fretta le intenzioni. «Non lo avevo mai visto prima, era di origine straniera, aveva un atteggiamento minaccioso ed era su di giri, forse era sotto gli effetti degli alcolici. Avrà avuto al massimo 20-25 anni, ha cominciato a urlarmi contro senza motivo, pronunciando frasi in lingua araba che non capivo». Spaventato e allarmato, il 21enne a quel punto ha reagito «in quanto il ragazzo si avvicinava sempre più al mio volto e gli ho intimato più volte di andarsene». Ma non c’è niente da fare. «Non ho ottenuto alcun risultato, allora ho allungato le braccia contro di lui, nel tentativo di allontanarlo e divincolarmi, per riuscire a scappare». Ma è ormai troppo tardi e il giovane straniero sferra un cazzotto in faccia a Marco. «Dopo il colpo – ricorda – mentre ancora cercavo di difendermi, improvvisamente mi sono ritrovato circondato da altre tre persone. Erano tutti coetanei, tutti di origine straniera». Si accaniscono insieme contro Marco e continuano a picchiarlo anche dopo che è caduto in terra e senza alcuna possibilità di poter resistere a quel branco. Quando è in terra sente ancora calci e pugni, ma c’è anche chi inizia a frugarlo dappertutto, nelle tasche, certamente in caccia di soldi o altri oggetti di valore. Gli infilano le mani nel giubbotto e nei pantaloni. Ma non contenti, il ragazzo che aveva dato il via alla rapina si alza la felpa. «Ha tirato fuori un coltello – specifica Marco – con una lama corta, ma davvero molto appuntita e mi ha inferto un colpo in prossimità del sopracciglio destro». È uno sfregio agghiacciante e ingiustificato pur nella follia di una rapina così violenta, perché Marco era già inerme, impossibilitato a difendersi contro così tante persone. «Ma hanno proseguito ancora, colpendomi fino a farmi sbattere la testa violentemente contro un bidone della spazzatura poco lontano dal distributore di sigarette. Quest’ultimo colpo mi ha fatto perdere i sensi». Da quell’istante Marco non ricorda più nulla, il successivo momento di lucidità lo ha quando viene soccorso dal personale sanitario del 118 che era stato chiamato dagli agenti della Polizia locale. Questi ultimi, infatti, durante un abituale controllo del centro, lo hanno visto in terra e hanno provveduto a chiamare i soccorsi.
Le cure e la denuncia
«Ho ripreso conoscenza mentre stavo ricevendo le prime cure dal personale del 118», prosegue Marco che viene poi accompagnato al Pronto soccorso del Policlinico. Qui i medici gli diagnosticano un trauma cranico facciale commotivo con una vasta ferita al di sopra del sopracciglio destro, un trauma toracico chiuso, un trauma contusivo alla mano destra, alla coscia sinistra e alle ginocchia con una prognosi di 15 giorni. Marco ha provveduto a presentare denuncia ai carabinieri. È stato ritrovato il suo portafoglio in zona, dove all’interno c’erano ancora i documenti ma erano stati rubati 50 euro in contanti. Questo il bottino di una rapina violenta e senza pietà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA