La storia di Amil, Cesare e Gabriele: «Abbiamo 10 anni e raccontiamo l’Europa sul nostro giornale ispirato alla Gazzetta»
I tre aspiranti giornalisti ospiti in redazione: «Volevamo informare i nostri amici sull’Unione Europea, se ne parla troppo poco»
MODENA. «Stavamo camminando in centro a Modena, eravamo io e mio papà Mourad. Siamo passati davanti allo Europe Direct, dove è conservato un pezzo del Muro di Berlino. Lì ho avuto un’illuminazione: perché non fare un giornale sull’Europa?».
Detto fatto: Amil Salami, 10 anni, studente di quinta elementare, ha messo su una squadra di giornalisti (suoi compagni di classe) e «dopo due mesi di duro lavoro è uscito il primo numero de “La Gazzetta d’Europa”, il nostro giornale».
La storia
La squadra è composta da Amil, direttore, Cesare Guidotti Mistrali (Vicedirettore) e Gabriele Rivasi, giornalista, e proprio lo scorso venerdì, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, il trio ha presentato il loro piccolo capolavoro alla classe, dove compagni e maestre sono rimasti a bocca aperta.
«L’idea è venuta ad Amil, che poi ci ha ingaggiati per scrivere il giornale – spiegano i tre giovani giornalisti – Non è stato difficile convincerci. Così siamo andati allo Europe Direct di Modena, per farci dare una mano e impostare il progetto, poi ci siamo trovati qualche pomeriggio per scrivere e impaginare».
Ispirati dalla Gazzetta
Già, perché oltre alla stesura degli articoli, il trio ha anche provveduto a realizzare materialmente il giornale, stampato in 30 copie. E l’ispirazione è arrivata «dalla Gazzetta di Modena, è stata il nostro menabò, una sorta di punto di partenza. Lo scopo del nostro giornale? Informare i nostri amici sull’Europa, perché non tutti sanno cos’è e cosa fa perché non se ne parla abbastanza. Invece è molto importante e fa parte della nostra vita. Europe Direct ci ha messo a disposizione il loro materiale, abbiamo scritto le cose che secondo noi erano più importanti. Per farlo abbiamo anche studiato, è stato un modo per scoprire cose nuove e allo stesso tempo farle scoprire agli altri».
La Gazzetta d’Europa
E così ecco che “La Gazzetta d’Europa” ha preso forma: 12 pagine tra articoli, foto e grafici, a partire dalla storia, dai pionieri dell’Unione Europea, passando per le sfide del cambiamento climatico, il mercato unico, lo spazio Schengen.
«A noi piace l’Unione Europea, ci sentiamo cittadini europei e siamo fieri di aver insegnato qualcosa ai nostri compagni di classe – continuano – Tra l’altro abbiamo anticipato il programma della scuola, la maestra è stata contenta. La cosa più bella dell’Ue è agevolare lo scambio di merci, persone e capitali. E di conseguenza anche lo scambio culturale, un aspetto che arricchisce molto le nostre vite. È un’Unione in cui ci si rispetta, ognuno può dire la propria. In cosa potrebbe migliorare? Bisognerebbe accogliere meglio i migranti e i profughi. Loro non hanno colpa, arrivano, non hanno lavoro e magari sono costretti a rubare per campare». Amil, Cesare e Gabriele hanno anche pensato ad alcune proposte per far conoscere l’Unione alle persone: «Si potrebbe fare un poster da appendere in città con le politiche più importanti o un numero di telefono dove chiamare e ricevere informazioni. A noi piacerebbe diventare giornalisti, io vorrei scrivere di sport (Amil), io di cronaca nera (Gabriele), io sono più un matematico, scriverei di economia (Cesare)». l