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Sole, freddo e paesaggi da cartolina: ecco le previsioni di Natale e Santo Stefano a Modena

di Maria Vittoria Scaglioni

	Il monte Cimone innevato (foto di Matteo Buldrini)
Il monte Cimone innevato (foto di Matteo Buldrini)

Il meteorologo Luca Lombroso: «Condizioni meteo stabili e tipicamente invernali sulla pianura emiliana, in Appennino la copertura nevosa è abbondante come non si vedeva da anni. L’ultima nevicata di Natale in città risale al lontano 1963»

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MODENA. Niente neve in città, ma l’Appennino regala paesaggi da cartolina. «Ci sarà sole, tanto sole! Tutti i giorni natalizi sono con sole di giorno, stelle e luna calante di notte - spiega Luca Lombroso, meteorologo Ampro e Osservatorio geofisico del Dief Unimore -: sia a Modena che in generale in pianura e anche in Appennino». Verso la fine dell’anno invece, forse il tempo sarà più grigio e nuvoloso, ma non paiono esserci cambiamenti di sostanza.

La città di Modena e la pianura emiliana

«Modena e la pianura emiliana si apprestano a vivere un Natale caratterizzato da condizioni meteo stabili e tipicamente invernali grazie a un vasto anticiclone che fa affluire aria fredda di origine polare da est». Questa situazione porterà anche neve solo al centro-sud, mentre nelle nostre zone le giornate saranno fredde, anche se assolutamente non gelide. «Restiamo su temperature classiche del periodo, con minime intorno allo zero o appena sotto; il giorno di Santo Stefano si arriverà a -1°C. Le massime invece oscilleranno tra 7 e 9°C, queste addirittura leggermente sopra la media».

L’ultima nevicata in città

Il meteorologo racconta una curiosità: l’ultima vera nevicata in città nel giorno di Natale risale al lontano 1963. Negli ultimi decenni si è registrato solo un fugace episodio di "graupel" – neve granulosa – nel 2020, durante un Natale vissuto però in lockdown Covid. «Non sono previste precipitazioni e dunque, anche quest’anno, Modena non avrà un “bianco Natale”».
Le condizioni meteo saranno perfette anche per il volo della slitta: cieli limpidi e corrente a getto polare settentrionale accompagneranno Babbo Natale nel suo viaggio.

Magia in Appennino

Spostandoci in Appennino, la situazione cambia completamente: dai 500 metri di quota si osserva già neve al suolo, e sul crinale la copertura nevosa è abbondante, come non si vedeva da anni. A 1500 metri, ad esempio al lago Santo modenese, le temperature gelide – con minime fino a -7°C nei giorni precedenti al Natale – mantengono la neve in perfette condizioni, con giornate soleggiate. «La neve, oltre a creare paesaggi incantevoli, è un elemento fondamentale per gli ecosistemi montani: protegge il suolo dal gelo più profondo, garantisce riserve idriche preziose per i fiumi in primavera e contribuisce a mantenere in equilibrio gli habitat di molte specie».

Attenzione al ghiaccio
Il bel tempo e il sole invitano alle escursioni, ma è fondamentale ricordare di usare prudenza: attenzione al ghiaccio sulle strade montane e, per chi si avventura a piedi, è essenziale dotarsi di attrezzatura idonea e pianificare i percorsi in base alle proprie capacità tecniche, per godere in sicurezza della magia della montagna.
Conclude il meteorologo: «Anche se non sarà un “bianco Natale” in pianura, quest’anno gli appassionati di montagna e neve potranno godere di scenari incantevoli nelle vicine alture».