Daniela Ruggi denunciò suo fratello dopo aver subito un’aggressione. Una testimone conferma i litigi
La 31enne scomparsa da Vitriola di Montefiorino tre mesi fa ad aprile riferì di essere stata colpita dal fratello e che lui era entrato in casa con la forza. Intanto lo “sceriffo” Domenico Lanza, unico indagato, trascorrerà il Natale in carcere: «Confidiamo che venga dimostrata la sua estraneità»
MONTEFIORINO. Daniela Ruggi denunciò suo fratello, a seguito di uno fra i diversi litigi che avevano avuto. Un litigio in questo caso particolarmente aspro, in cui lui le mise le mani addosso, causandole lesioni.
La lite e la denuncia
È quanto emerge ora nell’ambito delle indagini sulla scomparsa della 31enne che manca dalla sua casa di Vitriola dal 20 settembre. Da tempo circolavano voci in paese su screzi tra Daniela e il fratello. Soprattutto, a quanto si sente dire in giro, a causa della casa in cui lei abitava, dove aveva vissuto l’infanzia con i nonni: lui pare che la volesse vendere, lei no. Che sia stato questo o un altro il motivo, fatto sta che ad aprile 2024 Daniela è arrivata al passo forte di denunciare suo fratello, andando dai carabinieri. Ha riferito di essere stata aggredita da lui davanti all’ingresso: lui sarebbe entrato in casa con la forza. Da qui la denuncia per due reati: violazione di domicilio e lesioni.
La testimonianza
Che i due fossero arrivati a litigi anche aspri nei mesi scorsi lo ha confermato ieri una residente di Vitriola, che ha chiesto l’anonimato: «Questa primavera ho visto suo fratello che la afferrava per un braccio e la faceva salire in macchina a forza – ha raccontato – lei non voleva entrare poi entrò. Nel giro di un paio di settimane li ho visti litigare forte due volte. Da quello che si dice in giro, sembra che litigassero per la casa lasciata in eredità da nonni. Lei non la voleva vendere perché ci era cresciuta, e aveva un grande valore affettivo per lei. Non so come stiano le cose, so solo che se Daniela si fosse allontanata da sola, avrebbe già fatto ritorno a Vitriola. Amava questo posto, lo trovava magico. Io penso che Daniela non ci sia più».
I Ris a Vitriola
Lunedì 23 dicembre è stata la volta dei Ris a Vitriola. I carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche hanno passato a setaccio la casa in cui abitava ora e il garage dove veniva spesso. Hanno utilizzato il luminol, alla ricerca di sangue o di altre tracce biologiche, da quanto si è appreso nell’ipotesi di un’aggressione consumata all’interno. Poi si sono spostati nell’altra casa in via Pignone vicino alla stalla di famiglia – una casa molto migliore da vivere, con tutti i servizi – in cui lei ha abitato fino a un anno e mezzo fa circa. Sono stati prelevati campioni che verranno studiati in laboratorio: i risultati si sapranno nei prossimi giorni. Peraltro, non è detto che i rilievi siano terminati.
Gli avvocati
Sul posto l’avvocato Guido Sola, che tutela la madre e la sorella di Daniela: «A loro non risultavano denunce di Daniela al fratello – spiega – questo però non significa che non ci siano. A loro risultavano screzi verbali per la gestione dell’abitazione e nulla di più. Screzi in cui la madre ha sempre cercato di mediare. Non mi risultano peraltro frizioni dal punto di vista patrimoniale in senso stretto, piuttosto si discuteva sulla vita che Daniela faceva». C’è chi ha riferito anche di una circostanza particolare: il fratello di Daniela sarebbe stato visto nella casa dove abitava, nei giorni dopo la sparizione, a fare pulizie e poi a riordinare il giardino. «Anche questa – osserva Sola – è una circostanza che madre e sorella hanno appreso dagli organi di stampa. Sapevamo solo che la madre era venuta a portare cibo a Daniela e che, non avendola trovata, l’aveva lasciato lì per lei».
Lo “sceriffo” Domenico Lanza
In tutto questo, Domenico Lanza, il 66enne unico indagato per la scomparsa di Daniela, trascorrerà il Natale in carcere. «Andrò a trovarlo per Natale – nota il suo avvocato, Fausto Gianelli – sta soffrendo tantissimo. Confidiamo che questi rilievi dei Ris dimostrino una volta di più la sua estraneità alla scomparsa: non veniva mai in casa da lei. Non so però cosa si potrà rilevare adesso lì dentro, dopo che sono state fatte delle pulizie».