Angiolino e Margherita muoiono a un giorno di distanza: uniti nella vita e nella morte
Lui aveva 92 anni, lei 89 ed erano sposati da quasi 70 anni: i coniugi Martinelli si sono spenti a un giorno di distanza e ora riposeranno insieme nel cimitero di Acquaria. Si conobbero a Bastiglia e si trasferirono a Modena, dove lui faceva la maschera allo stadio Braglia per le partite di calcio. Amavano ballare il liscio
MODENA. La prima volta si sono incontrati a Bastiglia. Ed è stato un colpo di fulmine. Hanno iniziato a frequentarsi, con non poche difficoltà. Del resto Margherita abitava ad Acquaria, Angiolino a Bastiglia, e oltre settant’anni fa le distanze si facevano sentire. Nonostante ciò, dopo qualche tempo si sono sposati, hanno costruito una famiglia e, dopo quasi 70 anni di matrimonio, si sono spenti a distanza di un giorno l’uno dall’altra: lui aveva 92 anni, lei 89. Insieme nella vita e anche nella morte: riposeranno uno vicino all’altra ad Acquaria di Montecreto. Un posto “del cuore” dove andavano tutte le estati.
L’amore nato in un incontro a Bastiglia
La storia di Angiolino Martinelli e Margherita Pasini è, in queste ore, una storia di dolore. Il dolore dei familiari che diranno loro addio nelle prossime ore. Ma è anche una storia che racconta di un amore durato tutta una vita e anche oltre. «Si sono conosciuti a Bastiglia, dove viveva papà, perché la mamma era andata a trovare una parente che aveva avuto un figlio», racconta Silvana, una dei figli. Il prossimo 13 agosto avrebbero celebrato i 70 anni di matrimonio.
Il trasloco a Modena e la nascita dei tre figli
«Dopo essersi sposati – prosegue – si sono trasferiti a Modena (dove vivevano e dove si sono spenti in casa, ndr)». Angiolino e Margherita hanno avuto anche tre figli: Silvana, Ezio e Maurizio. La famiglia si è allargata con i nipoti Alessia, Valentina e Elena, e dei pronipoti Vittoria e Niccolò.
«Amavano immensamente i loro nipoti – prosegue la figlia – e la cosa era reciproca». Una vita piena, dedicata al lavoro, ma anche alle tante passioni.
Il lavoro, le passioni e la famiglia
«Papà era operaio, ma anche un grande amante del Modena. Per trent’anni ha fatto la maschera allo stadio, e così noi andavamo con lui a vedere le partite. Amava anche andare in bicicletta, un sacco di volte è andato da Modena a Sestola». La montagna era una sua grande passione e infatti in montagna, ad Acquaria, si recavano sempre d’estate.
«Era un po’ pessimista, ma amava anche scherzare. La mamma era sempre positiva. Lei, casalinga, si è sempre occupata della famiglia facendo comunque lavoretti per portare qualche altro soldo in casa, amava tantissimo la musica, l’ha ascoltata fino all’ultimo, da Battiato a “Il volo”». E insieme, da giovani, Angiolino e Margherita andavano a ballare il liscio.
La morte a poche ore di distanza e i funerali
Il primo ad andarsene, sabato, è stato Angolino. Margherita si è spenta domenica 22 dicembre. Lei era malata (da 2 anni una collaboratrice di nome Diana l’ha curata in modo amorevole, ndr) e lui, che era caduto, dopo essere tornato a casa dalla riabilitazione (si era ripreso) si è spento pian piano insieme a lei.
A occuparsi dei funerali saranno le Onoranze Funebri San Martino di Rino Casolari di Modena. Alle 14 di lunedì 23 dicembre, presso le camere ardenti del Policlinico di Modena, l’addio a Angiolino. Alle 10.30 del giorno successivo, martedì 24 dicembre, sempre alle camere ardenti del Policlinico, l’ultimo saluto a Margherita. Poi entrambi riposeranno ad Acquaria.