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Il ricordo

Morte di Francesca Orienti, le amiche: «Oggi non esiste tristezza che possa cancellare la sua luce»

di Ginevramaria Bianchi

	Francesca Orienti con le amiche durante un viaggio
Francesca Orienti con le amiche durante un viaggio

Alice Morotti, amica d’infanzia della 43enne di Sassuolo: «Ogni suo sorriso vive nel cuore di tutti noi. Era una donna che brillava, la spalla destra del padre e viveva per il figlio»

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SASSUOLO. Un viaggio tra una decina di ragazze, un addio al nubilato. Quello di sua sorella. Dovevano tornare all’aeroporto e avevano chiamato un taxi per il tragitto. A un certo punto, durante il percorso, le amiche si rendono conto di aver lasciato Francesca all’autogrill. La chiamano, preoccupate. «Ma lei al telefono rideva, rideva come una matta», raccontano le amiche.

«La persona più solare del mondo»

Rideva come sempre, perché Francesca Orienti, agli occhi di tutti – ma soprattutto del suo gruppo storico di amiche – «era la persona più solare del mondo». Perché quella risata, inconfondibile e travolgente, non l’abbandonava mai, neppure nei momenti più inaspettati. «Era bella, solare, spontanea. Alla mano – ricorda Alice Morotti, una delle sue amiche d’infanzia –. Era quel tipo di ragazza che sapeva esserci, che ascoltava, che sosteneva. Con il nostro gruppo abbiamo condiviso tutto: le risate spensierate durante gli anni delle superiori, le lunghe chiacchierate nei viaggi che sembravano non finire mai, le piccole follie tipiche di quell’età in cui ci si sente invincibili, senza preoccupazioni».

Donna forte, intelligente e brillante

Momenti che sono stati tra i pilastri della loro giovinezza, e che ora sono diventati solamente ricordi. «Francesca tutti gli attimi che ha passato tra noi li ha vissuti in modo autentico – prosegue l’amica –. Era una donna che brillava, non solo da giovane. Era una donna intelligente, la spalla destra di suo padre. Viveva per suo figlio, era bella, amata da tanti uomini, e soprattutto da noi, che tra tante esperienze siamo cresciute insieme». E anche quando la vita le ha riservato delle prove, Francesca ha sempre reagito con quel sorriso che non smetteva mai di splendere: «Era il segno indelebile della sua forza, che non conosceva confini».

La gioia di vivere

«Voleva sempre far festa, fin da giovane – ricorda ancora Alice –. E non era solo per divertimento: era un modo di affrontare la vita, di renderla più leggera, di renderla piena, anche nei giorni più grigi. Perché Francesca aveva un’abilità particolare: riusciva a far sentire chiunque intorno a lei speciale, come se la sua energia fosse capace di risollevare chiunque ne avesse bisogno». E questa natura, così travolgente, l’ha sempre avuta. Fin da bambina. «La sua tragica morte ha lasciato un vuoto incolmabile dentro di noi, ma chi l’ha conosciuta sa bene che Francesca ha vissuto davvero, ha vissuto fino in fondo i suoi 43 anni – continua Alice –. Francesca ha sempre dato tutto, senza risparmiarsi mai, e ogni suo sorriso, ogni suo gesto, è oggi un ricordo che vive nei cuori di tutti noi, che l’abbiamo così amata. Non c’è tristezza, oggi, che possa cancellare la sua luce, perché quella luce ha avuto la forza di toccare, di emozionare, di restare. È inutile dire, infatti – conclude ancora Alice – che per me è come se fosse ancora qui. Ancora qui con me».

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