Gazzetta di Modena

Modena

Il ricordo

Morte di Francesca Orienti, la compagna di tennis e padel: «Aveva un talento innato e fuori dal campo era unica»

di Ginevramaria Bianchi

	Francesca Orienti era amante del padel
Francesca Orienti era amante del padel

Emanuela Gilioli ricorda la 43enne di Sassuolo morta per un malore in auto sulla tangenziale Modena-Sassuolo. Cordoglio anche al club padel Mammut Modena e allo Sporting Sassuolo

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. «Eccola la nostra Franci»: glielo dicevano sempre, ogni volta che arrivava sul campo da padel, quasi sempre in ritardo, con quel sorriso che metteva il buon umore. Prendeva la racchetta e iniziava a giocare, e bastavano pochi minuti per ricordare a tutti il suo talento innato. «È stato proprio dalla sua bravura che è iniziata la nostra amicizia 10 anni fa – racconta Emanuela Gilioli, amica e compagna di gioco –. Ci ha legate una mia sconfitta, inflitta da lei, fortissima, sul campo da tennis. Da allora non ci siamo più separate. Quella sconfitta è stata la mia vittoria più grande: ho trovato un’amica per la vita».

Perché Francesca Orienti, “la Franci”, era una temibile. «Era tosta. Tirava tutto, non si risparmiava mai. Aveva una determinazione unica, che la rendeva un’avversaria temuta e una compagna insostituibile». Ma Gilioli la ricorda con affetto anche fuori dai campi: «L’ho conosciuta quando avevamo poco più di 20 anni. Era bellissima, solare, piena di energia. Era pazza, ma in senso buono. E aveva quella capacità di prendersi in giro, di sdrammatizzare ogni cosa. Ti faceva sentire bene. Non c’era mai un momento no o superficialità. Se ti voleva bene, te lo dimostrava sempre. Era la prima a offrirti il suo sostegno e a starti vicina nei momenti difficili. Si merita tutto l’affetto che aveva e che ha, perché era autentica. Vera».

Al club padel Mammut Modena Francesca se la ricordano tutti. «Lei qui si era costruita un gruppo, veniva non solo per giocare ma anche per stare in compagnia. Avevamo un rapporto che andava al di là dello sport. Aveva un sorriso e un’energia indimenticabile. È stato un duro colpo per tutti» raccontano commossi dall’associazione sportiva. Cordoglio anche allo Sporting Sassuolo, dove la passione di Francesca per il tennis si era alimentata nel corso degli anni e dove anche il papà Eugenio ricopre un ruolo in società all’interno del Collegio dei Provibiri.