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Il lutto

Profondo dolore a Sassuolo e Modena per la morte di Francesca Orienti: «Era la quintessenza della vita»

di Daniele Montanari

	Francesca Orienti aveva 43 anni
Francesca Orienti aveva 43 anni

La 43enne, morta per il malore che aveva ha causato l’incidente in tangenziale, lascia un figlio adolescente avuto con l’ex compagno Manuel Montipò. Sconvolti famigliari e amici. Commercialista stimata, amante e giocatrice di tennis e padel: i suoi organi sono stati donati per sua stessa volontà

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SASSUOLO. Una madre di 43 anni che muore all’improvviso, lasciando un figlio adolescente e una comunità attonita.

È la tragedia di Francesca Orienti, che lascia senza parole. È lei infatti la donna che martedì mattina aveva fatto quella paurosa uscita di strada sulla tangenziale che da Modena porta a Sassuolo. Era apparsa subito gravissima appena arrivata all’ospedale di Baggiovara: non per le ferite dell’incidente ma per il malore che l’aveva causato, e che poi è risultato fatale. Era in coma da martedì 17 dicembre: verso le 18 di giovedì è stata dichiarata la morte cerebrale.

Francesca se n’è andata con un ultimo gesto d’amore: i suoi organi sono stati donati, per sua stessa volontà, come indicato nella  carta d’identità. Serviranno a salvare altre vite.

Chi era

Era una persona conosciutissima a Sassuolo, dov’è cresciuta, ma anche a Modena, dove lavorava nello Studio Commercialisti Modena di cui suo padre Eugenio è stato co-fondatore. Lascia anche la madre Giuseppina e il figlio avuto dall’ex compagno Manuel Montipò, ex calciatore di Modena e Sassuolo e ora procuratore di livello. Lascia anche la sorella maggiore Angela, anche lei figura molto conosciuta a Sassuolo, dove ha due negozi in centro (anche la madre è stata commerciante). Il nonno Mario è stato per 11 anni dirigente della Marazzi (dove ha lavorato per 25 anni), nel ruolo di amministratore delegato e direttore generale.

Francesca non era solo un’apprezzata commercialista, era anche una grande sportiva, e questo contribuisce a rendere ancora più inspiegabile la tragedia. Era un’assidua frequentatrice da una vita dello Sporting Club Sassuolo: ha iniziato con il tennis, e poi si è dedicata al padel, raggiungendo risultati di livello. Un paio di mesi fa ha vinto un impegnativo torneo che si è svolto a Modena, tra mille applausi. Una donna giovane e con una vita molto attiva: l’ultima persona che si penserebbe possa rimanere vittima di un malore devastante mentre è alla guida. E invece il destino le ha riservato questo, in una tranquilla mattinata di metà dicembre, ormai alle porte delle feste.

Il cordoglio

Sconvolta la famiglia, per una tragedia che non ha dato modo di prepararsi. Improvvisa e devastante comunque, ancora di più pensando alla persona che Francesca Orienti era. «Non ci sono parole per esprimere quello che proviamo» sottolinea commosso Antonio Orienti, ex assessore a Sassuolo con sindaco Luca Caselli e fratello di Eugenio, il padre della ragazza. «Mia nipote era la quintessenza della vita, piena di vita e di voglia di vivere. È una tragedia improvvisa e inspiegabile: davvero lascia senza parole».

Dal Lions Club Sassuolo, di cui Eugenio è stato presidente, «un pensiero di vicinanza autentica e profonda al padre, alla madre, al figlio e a tutta la famiglia, in questo momento di dolore».

Esprimono tutta la loro vicinanza ai famigliari anche gli amici dello Sporting Club Sassuolo, che martedì sera quando hanno saputo della gravità delle condizioni di Francesca hanno subito annullato la loro cena.

Oggi pomeriggio alle 18.30 nel duomo di San Giorgio a Sassuolo verrà recitato il rosario per Francesca. L’ultimo saluto sarà sempre qui, con il funerale domattina alle 9.30. Il saluto della sua città, e dei tanti amici che le volevano bene. Che non riescono a trovare una risposta alle tante domande che solleva il dolore di una tragedia così inspiegabile.