In Appennino sindaci in rivolta: «A dieci giorni dalla nevicata nessuna raccolta dei rifiuti»
I Comuni incalzano Hera, che risponde: «Al corrente della situazione, il personale dedicato alla raccolta degli abbandoni è stato raddoppiato e sono state predisposte squadre di rimozione neve sui coperchi dei contenitori»
PAVULLO. Chi deve pulire i cassonetti dei rifiuti dalla neve, in modo da rendere possibile il loro svuotamento? I comuni o Hera? È il tema che sta infiammando la discussione in questi giorni in Appennino, a fronte di ciò a cui si sta assistendo: ben pochi svuotamenti dalla nevicata dell’8 dicembre e sacchi ammassati ovunque. Scene che non ci si sarebbe mai aspettato di vedere nel Modenese, e in montagna in particolare nel periodo di Natale. A fronte delle proteste dei cittadini e dell’evidente disservizio, i sindaci del Frignano hanno parlato del problema in Unione. Ed è emerso un malumore condiviso per la situazione.
I sindaci dell’Appennino
«La situazione a Pavullo non è accettabile, specialmente a una settimana da Natale. Abbiamo inviato una nota di disservizio a Hera – sottolineano il sindaco Davide Venturelli e l’assessore Massimo Vallicelli – perché non possono addebitarci i costi per questo periodo in cui lo svuotamento non è stato fatto. In questi giorni la pulizia per accedere ai cassonetti è stata fatta unicamente dal Comune e dai cittadini di buona volontà: è ora di chiarire una volta per tutte con Atersir quali sono gli impegni precisi a carico del gestore e quali a carico dei comuni in merito alla pulizia. A noi risulta che da contratto è il gestore a dover garantire l’accessibilità delle piazzole dove ci sono i cassonetti, a prescindere dal meteo. Abbiamo già sollecitato i nostri rappresentanti in Atersir e chiesto con l’Unione che si organizzi un incontro e si mettano le cose in chiaro, anche con una eventuale nota integrativa al contratto di servizio. Non è possibile riversare sui Comuni ed i cittadini questo ulteriore onere».
«Non è certo una circostanza eccezionale che a dicembre ci siano 50 centimetri di neve in montagna: è l’ordinario – rilancia da Riolunato il sindaco Lorenzo Checchi – eppure se abbiamo voluto avere i cassonetti accessibili abbiamo dovuto provvedere come Comune. Ma al nostro Ufficio tecnico risulta che sia il gestore che deve rendere funzionale il cassonetto. Se ci lascia mezzo metro di neve davanti, non è affatto funzionale».
«Io ritengo che il cassonetto dell’indifferenziata sia stato mal progettato, e l’ho già detto a Hera – osserva da Fanano Stefano Muzzarelli – perché in montagna sta causando solo problemi che la nevicata ha esasperato. Si doveva lasciare la finestra per il conferimento libera come per i contenitori della differenziata: se fosse stato così, anche con un po’ di neve davanti, si riusciva a conferire lo stesso. E si evitavano le situazioni di sacchi ammassati al di fuori che sono inguardabili, per di più in un comune turistico. Situazioni che peraltro ci costringono a chiedere servizi di recupero aggiuntivi, con costi aggiuntivi».
La risposta del Gruppo Hera
«Il gruppo Hera è al corrente della situazione, e in costante contatto con i sindaci dell’Appennino – fa sapere la multiutility – ha raddoppiato in questi giorni il personale dedicato alla raccolta degli abbandoni e predisposto squadre di rimozione neve sui coperchi dei contenitori, ottemperando a quanto di propria competenza».
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