Isolata in casa per la neve e al buio: anziana salvata dai carabinieri
Una donna di 82 anni residente a Prignano racconta la dissaventura vissuta: «Ero senza elettricità e non riuscivo ad uscire, non sapevo come fare. I carabinieri mi hanno tranquillizzato e portato la legna»
PRIGNANO. Era sola in casa, circondata dalla neve e senza energia elettrica. Una prignanese di 82 anni è stata salvata nella mattina di ieri – lunedì 9 dicembre – dai carabinieri, che le hanno portato la legna per il fuoco, scaldandole nel frattempo il cuore. A raccontare l’episodio è la stessa prignanese, ma modenese d’origine, che ha vissuto le difficoltà della seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra.
La neve e il blackout
«Nella notte era caduto più di mezzo metro di neve e nel tardo pomeriggio era mancata l’energia elettrica – ha descritto la donna – Nella notte siamo stati tutti al buio. Senza elettricità nella mia abitazione manca anche l’acqua, ma per fortuna la neve si scioglie, quindi risolto il problema».
Ieri mattina la neve era però ancora al suo posto e per la residente era proibitivo uscire dall’abitazione. «La mia casa è situata all’interno del bosco – ha aggiunto, indicando le immagini – In pratica si deve camminare per circa cinquanta metri per arrivare in strada. Provate a pensare che distesa di neve».
La prima richiesta di aiuto
La prignanese aveva chiesto aiuto domenica. «Già nel pomeriggio, come negli scorsi anni, avevo contattato un amico della Protezione Civile – ha spiegato – affinché si attivasse ad aprire un varco nella neve col motore e pala, soprattutto per accedere alla legnaia posta dietro casa. Purtroppo, erano tantissimi gli interventi sulle strade a carico del mio amico, tanto che è rimasto tutta la notte e anche per tutto il giorno a soccorrere altre persone».
Si torna così a ieri mattina. «Ero ancora senza elettricità, mi potevo scaldare soltanto con la stufa a legna, ma questa scarseggiava ed ero quasi al freddo – ha sottolineato – insostenibile per i miei problemi di salute».
La chiamata ai carabinieri
A quel punto, la prignanese ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. Ha composto il 112, numero unico di emergenza europeo, spiegando la situazione. La tanto attesa risposta è arrivata con le sembianze di due carabinieri. «La mia gioia è stata la vista di due ragazzi vestiti di nero scavalcare quel minimo di rete attraverso il bosco piantati in un metro e mezzo di neve – ha descritto – venivano verso di me col sacchetto del pane che, come di consuetudine, il forno di Varana ogni lunedì mi appoggia sul cancello posto in strada. I due ragazzi vestiti di nero erano il maresciallo Emanuele Orlando ed il vice brigadiere Luca Valentini, componenti il nuovo Nucleo carabinieri di Prignano».
Il soccorso e il ringraziamento
La residente li ha chiamati «angeli della salvezza». «Da subito mi hanno tranquillizzata – ha detto – poi hanno camminato sul metro e mezzo di neve, aiutandosi con le pedane, e mi hanno portato davanti alla casa la legna che era nella legnaia, assicurandomi il caldo per almeno altre ventiquattro ore. A loro vanno i miei ringraziamenti senza fine: onore e gloria a loro e a tutto il Nucleo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA