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Ricostruzione

San Domenico riapre ai fedeli 12 anni dopo i danni provocati dal sisma


	La chiesa di San Domenico (foto don Domenico Aquino)
La chiesa di San Domenico (foto don Domenico Aquino)

La chiesa costruita dai duchi d’Este è pronta: domenica 15 dicembre grande festa, poi tornerà la messa di Natale dell’Accademia

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MODENA. Dodici anni dopo la chiusura a causa delle “ferite” provocate dal sisma, San Domenico è pronta a riaprire ai fedeli. Le porte della chiesa settecentesca fatta costruire dai duchi d’Este al fianco di palazzo Ducale – a dividerli solo via 3 febbraio 1831 –, saranno aperte domenica 15 dicembre con la messa presieduta alle 10.30 da don Domenico Soliman, superiore generale della Società San Paolo.

Gli eventi in programma

Il momento tanto atteso, non solo dai fedeli modenesi, è stato anticipato con uno speciale di due pagine realizzato dal settimanale diocesano Nostro Tempo in edicola domenica 8 dicembre.

Saranno diversi gli eventi dedicati alla riapertura di San Domenico, un tempo abitata dai domenicani e da vent’anni dai paolini. Il 20 dicembre si terrà la messa di Natale dell’Accademia militare: «La chiesa sarà piena di militari come ai vecchi tempi», ha commentato don Domenico Aquino.

La comunità dei paolini

A San Domenico vivono in tre. Ci sono anche don Nunzio Campo e don Lino Piva, ciascuno ha un ruolo diverso: don Domenico si occupa del Centro culturale Alberione ed è il superiore della chiesa e della casa, don Nunzio è l’economo e il vicerettore, mentre don Lino si occupa delle confessioni. A tenere viva la storica chiesa in questi anni di chiusura è stato anche il contributo degli ex-parrocchiani, che sono rimasti sempre molto legati.

I lavori di restauro

I lavori di restauro, finanziati dalla Regione, sono stati realizzati in due stralci successivi, entrambi affidati all’impresa di restauro Leonardo e diretti dall’architetto Elena Silvestri e dall’ingegnere Alessandro Lometti, con la supervisione del Rup, l’ingegnere Giorgio Piacentini, la collaborazione dell’Ufficio per la ricostruzione dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e il benestare della Soprintendenza. Il primo stralcio (2017-2019) ha avuto un costo di 384.709,34 euro, il secondo, iniziato nel 2022, di 1,5 milioni.

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