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Studenti e sicurezza: all’incontro tra genitori e sindaco momenti di tensione –Video

di Paola Ducci

	Il salone parrocchiale di Gesù Redentore gremito per l'incontro tra famiglie e sindaco
Il salone parrocchiale di Gesù Redentore gremito per l'incontro tra famiglie e sindaco

Incontro partecipato e acceso nel salone parrocchiale di Gesù Redentore, accanto al polo scolastico di via Leonardo Da Vinci. La rabbia delle famiglie: «I nostri figli non possono avere paura ad andare a scuola». Mezzetti: «I casi sono pochissimi se paragonati a Roma, Napoli e Milano»

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MODENA. Più di 500 genitori in presenza dopo 8mila firme raccolte dai presidenti dei Consigli di istituto delle scuole della città, sono i numeri che rendono la dimensione del grave problema sicurezza dei giovani a Modena. Una situazione che preoccupa di gran lunga le famiglie modenesi, molte delle quali arrabbiate per le aggressioni più o meno gravi subite dai figli che non hanno esitato a partecipare all’incontro di ieri sera – giovedì 5 dicembre – con il sindaco Massimo Mezzetti e le assessore Alessandra Camporota (Sicurezza) e Federica Venturelli (Istruzione) presso la grande sala parrocchiale di Gesù Redentore di via Leonardo Da Vinci, accanto al polo scolastico.

L’incontro dal titolo “#Noireagiamo, sicurezza per i ragazzi, sicurezza per la città”, organizzato dalla Rete dei consigli di istituto modenesi, è iniziato con l’intervento di alcuni presidenti dei Consigli di istituto che hanno portato le voci dei genitori: «Siamo preoccupati – ha detto Chiara Costetti, presidente Ic – i ragazzi non possono avere paura ad andare a scuola. Non è solo colpa delle famiglie disinteressate quello che sta succedendo in città, la grande partecipazione dei genitori di stasera lo dimostra».

Dibattito acceso tra sindaco e genitori

Ma il clima si è scaldato non appena ha preso la parola il sindaco Massimo Mezzetti, contestato dai genitori, quando, a inizio discorso, ha accennato al fatto che a Modena sembrano molte le aggressioni, ma se si fa il paragone con città come Roma, Milano o Napoli i casi sono pochissimi. Il sindaco ha poi riferito dell’incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri in Prefettura dove si sono confermati gli interventi messi in campo nell’ultimo mese: «I presidi delle forze dell’ordine davanti alle scuole stanno dando buoni risultati – ha detto Mezzetti – da novembre non ci sono più denunce».

Ma numerosissime invece sono state le testimonianze, arrabbiate, di genitori di ragazzi aggrediti in città. «Mio figlio è stato pestato a sangue la scorsa estate in piazza Matteotti – ha raccontato Alessandra Casolari – ora è terrorizzato e fatica a percorrere le vie del centro». «Mio figlio di soli 14 anni è stato aggredito e derubato due volte in pochi mesi – ha aggiunto Clelia Coppola – non vuole più fare un passo da solo in città, lo devo accompagnare ovunque». L’assemblea è continuata fino a tarda ora.

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