Modena, più sicurezza per gli studenti: raccolte 8mila firme dalle famiglie
Alle 20.30 a “Gesù Redentore” l’incontro con il sindaco Mezzetti e gli assessori Venturelli e Camporota dopo l’escalation di episodi di violenza all’esterno delle scuole
MODENA. «Sicurezza per i ragazzi, sicurezza per la città». Un coro con oltre ottomila famiglie chiama a raccolta le istituzioni dopo gli episodi di violenza delle ultime settimane in centro storico (e non soltanto). La sala parrocchiale di Gesù Redentore ospiterà dalle 20.30 di oggi, giovedì 5 dicembre, un’assemblea pubblica con il sindaco Massimo Mezzetti e due assessori: Federica Venturelli (Politiche educative) e Alessandra Camporota (Sicurezza).
L'incontro
L’incontro di stasera è promosso dal coordinamento presidenti dei Consigli d’istituto di Modena e provincia. Il gruppo ha scritto una lettera alle istituzioni, ai vertici di Seta e dell’ufficio scolastico provinciale, alle forze dell’ordine e ai presidenti del tribunale di Modena e Bologna. Le oltre ottomila famiglie firmatarie hanno chiesto «misure urgenti e immediate per risolvere il fenomeno e l’apertura di un tavolo di confronto con lo scopo di trovare soluzioni a lungo termine».
La paura dei genitori
Il coordinamento ha quindi invitato le istituzioni, le forze dell’ordine e tutti i destinatari della lettera a «discutere insieme della situazione attuale e delle prospettive per il futuro in tema di sicurezza». «I genitori sono molto spaventati – ha detto Massimo Lusetti a nome del coordinamento – Gli ultimi eventi hanno fatto traboccare il vaso: i ragazzi rivogliono una scuola serena». L’incontro di stasera è l’ultima tappa in ordine di tempo di un percorso avviato lo scorso 21 novembre. Per il debutto il coordinamento ha chiamato a raccolta oltre cento persone con cui discutere dei problemi di sicurezza in città.
Le richieste delle famiglie
«Dopo un dibattito ricco e vivace e la condivisione di esperienze, tutti i presenti hanno manifestato la preoccupazione per quello che sta accadendo nelle scuole, sui trasporti pubblici, nei luoghi di aggregazione e nei punti più critici della città – si legge nel comitato diffuso dal gruppo dopo l’incontro – e la necessità di chiedere, nell'immediato, una risposta delle forze dell'ordine in coordinamento con le scuole. È inoltre emersa l’esigenza di progetti volti al recupero dei ragazzi maggiormente in difficoltà al fine di favorire l’integrazione sociale e prevenire fenomeni di violenza, già a partire dalle scuole primarie». Nell’incontro di stasera sono attese «azioni concrete, che possano essere misurate e verificate nel tempo». I destinatari dell’appello sono stati invitati ad affrontare «congiuntamente la gravità della situazione di Modena e provincia».
Più sicurezza
Lusetti ha riconosciuto che ormai la misura è colma. «Sappiamo bene che ci sono zone più problematiche e più a rischio di altre, come la stazione delle corriere – ha aggiunto – Tuttavia, noi facciamo un discorso globale: vogliamo una scuola serena, dove si possa andare in serenità». Le richieste nell’appello sono duplici. Da una parte, vi sono le risposte invocate «nell’immediato» ai problemi evidenziati «nelle scuole, sui trasporti pubblici, nei luoghi di aggregazione e nei punti più critici della città».Dall’altra, sono richiesti «progetti volti al recupero dei ragazzi maggiormente in difficoltà» con l’obiettivo di promuovere l’integrazione e prevenire la violenza ancor prima degli episodi, partendo dalle scuole elementari. «Chiediamo più sicurezza subito e poi progetti più a lungo termine – ha ribadito Lusetti – basati sul recupero dei giovani, sull’integrazione e sull’inclusione. Vogliamo stare meglio tutti».
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