Gazzetta di Modena

Modena

La curiosità

Nel salone dei parrucchieri “di lusso” virali su TikTok, dove i clienti arrivano da tutt’Italia e un cambio look può costare anche 3mila euro

di Ginevramaria Bianchi

	Rino Matta e Fabrizio Carrino, il loro salone e il maxi-scontrino
Rino Matta e Fabrizio Carrino, il loro salone e il maxi-scontrino

Rino Matta e Fabrizio Carrino, titolari di Identity Mood in via Farini, accolgono ogni giorno persone che provengono da altre regioni per i loro trattamenti, ma sui social ricevono anche critiche per i prezzi astronomici: «Noi come Federico Fashion Style? Non siamo né vogliamo essere personaggi pubblici»

02 dicembre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Dal nero al castano, dal rosso fuoco al ramato, e biondi invidiabili: i cambi look più ambiziosi d’Italia trovano casa in via Farini, a Modena, presso il salone Identity Mood. Ma a che prezzo? Decisamente salato, considerando scontrini che vanno dai 500 ai 3.000 euro e le spese per voli e treni, necessari per raggiungere il salone. Già, perché la clientela arriva da tutto lo Stivale: da nord a sud, ormai, non si raggiunge più Modena solo per comprarsi una supercar o cenare dallo chef Massimo Bottura, ma anche per farsi una messa in piega.

Dietro le quinte di queste trasformazioni ci sono Rino Matta e Fabrizio Carrino, due parrucchieri che hanno fatto del lusso il loro marchio di fabbrica. Con una presenza online che conta 21mila follower su Instagram e 45mila su TikTok, i loro video virali hanno messo in mostra non solo l’eccellenza tecnica, ma anche i prezzi astronomici delle loro prestazioni, scatenando una pioggia di critiche. Così, i due titolari rispondono punto per punto alle polemiche, difendendo il loro modello di business.

Partiamo dalla domanda più scomoda: come giustificate prezzi così alti?

«I nostri prezzi sono commisurati al valore del nostro lavoro, dei sacrifici e della passione che mettiamo. Quando un cliente entra nel nostro salone, paga per ore di consulenza, per i migliori prodotti e per le competenze. Il salone è posizionato a due passi dal Palazzo ducale, in una città emiliana piena di eccellenze. Non vediamo perché anche noi parrucchieri non dovremmo puntare a creare un’eccellenza del nostro settore proprio qui, a Modena».

Sono tanti i clienti che vengono da altre regioni per i vostri trattamenti?

«L’80%, ospitiamo in media al giorno 4 persone che provengono da altre regioni. Poi, la maggior parte di loro pernotta qui, prenota a pranzo nei nostri ristoranti, gira la città. Insomma, in un certo senso, facciamo girare l’economia».

In uno dei vostri video più virali mostrate le schiariture fatte a una signora che aveva preso addirittura l’aereo per venire da voi. Tutto per la “modica” cifra di 500 euro. Questa è la normalità nel vostro salone?

«Sì. Una signora poco fa ha speso 1.000 euro per le schiariture e per l’acquisto dei nostri prodotti. Stampiamo scontrini anche da 3.000 euro, ma non c’è niente di male. Prima di venire qui, quando prendono l’appuntamento, i nostri clienti sanno esattamente quanto andranno a spendere, perché chiediamo l’acconto. Prima capitava spesso che venissero disdetti all’ultimo servizi lunghi. Ora, con la modalità dell’acconto, ci sono più garanzie: per noi e per il cliente».

Le critiche più forti sui social vi accusano di ostentare. Mostrare il prezzo nei video era davvero necessario?

«Non si tratta di ostentare, ma di trasparenza. Questo è un settore dove non c’è un listino dei prezzi prestabilito. Noi, invece, abbiamo scelto di essere chiari fin dall’inizio».

Molti vi paragonano anche a Federico Fashion Style. Cosa ne pensate?

«Federico è un personaggio pubblico. La nostra clientela, in noi, non cerca un personaggio, ma soluzioni concrete e risultati impeccabili».

Se un cliente vuole venire semplicemente a tagliarsi i capelli, quanto può arrivare a spendere?

«Ogni cifra è proporzionata al lavoro richiesto. Un taglio da uomo, ad esempio, costa 35 euro e uno da donna 39».

Un giorno le critiche per i prezzi finiranno?

«Le critiche arrivano spesso da chi non ha mai messo piede nel nostro salone. I nostri clienti sono sempre soddisfatti, e i risultati parlano per noi. Sappiamo che il nostro modello non è per tutti, ma non vogliamo esserlo. Ambiamo a essere d’esempio per i nostri colleghi del settore, perché sappiamo quante competenze servono per essere professionisti».

Qual è la vostra visione per il futuro?

«Il nostro esempio deve dare dignità al lavoro del parrucchiere, e non a caso abbiamo un’Academy dove ogni anno formiamo talenti. Vogliamo un settore superi l’idea che questo sia un lavoro semplice, e inizi a riconoscerne la complessità e il valore».