«Daniela Ruggi è stata rapita». E ora partono le ricerche per trovarla
La 31 enne di Montefiorino è scomparsa dall’Ospedale di Sassuolo il 18 settembre. Forze dell’ordine, protezione civile e pompieri batteranno a tappeto la vallata
MONTEFIORINO. È sparita nel nulla, senza lasciare traccia, Daniela Ruggi, la 31enne di Montefiorino di cui non si hanno più notizie dallo scorso 18 settembre. Da qualche giorno è stata esclusa l’ipotesi dell’allontanamento volontario ed è stata aperta un’indagine per sequestro di persona. Si teme, infatti, che Ruggi, una ragazza sola, fragile, con disperato bisogno di aiuto, sia stata rapita.
Le ricerche
Da domani, venerdì 29 novembre, partiranno le ricerche a tappeto in tutta la vallata con il coinvolgimento, oltre alle forze dell’ordine, anche della protezione civile e dei vigili del fuoco: è questa la principale novità riguardo una sparizione sempre più misteriosa. A cui si aggiunge un elemento finora sconosciuto: Daniela non ha infatti con sé il cellulare. Già, quel suo inseparabile telefono con cui chiamava per ore e ore quando percorreva a piedi quei circa quattro chilometri che separano la frazione di Vitriola, dove abitava da sola, dal capoluogo Montefiorino. Un’immagine indelebile per gli abitanti del paese.
La sparizione
Il 18 settembre Daniela Ruggi viene accompagnata in ambulanza al Pronto soccorso di Sassuolo. Qui è rimasta per poco più di un’ora, prima di essere dimessa senza raccomandazione di trasporto in ambulanza. L’ultima immagine che si ha di lei arriva proprio dall’ospedale: si vede Ruggi inquadrata dalle telecamere di sorveglianza mentre esce dall’ospedale. Poi il mistero, e le preoccupazioni crescenti. Il servizio sociale si è recato a casa sua il 26 settembre, con anche il medico di base, ma di lei nessuna traccia. È stato fatto un accesso anche il 30 settembre, ma neanche allora era presente. Nessun contatto col resto della famiglia, che vive a Prignano. Tanto che è toccato al sindaco Maurizio Paladini fare denuncia per scomparsa.
Chi è Daniela Ruggi
In paese Daniela Ruggi la conoscono tutti, impossibile non averla vista almeno una volta durante le sue interminabili passeggiate col cellulare alla mano. A Montefiorino hanno cercato di aiutarla, offrendole pasti caldi, una doccia nella propri casa o un passaggio in auto.
La trentunenne non ha certo avuto un’infanzia facile: il padre, originario di Montefiorino, aveva comprato un podere nella frazione di Vitriola. La Capanna, questo il nome della località in cui il signor Ruggi aveva avviato la sua azienda agricola. Poi la tragica scomparsa, quando Daniela era molto piccola. Un trauma infantile che probabilmente ne ha segnato tutta la vita.
I racconti degli abitanti
Ultimamente, come raccontano i paesani, era diventata intrattabile. «Da qualche tempo non viveva più in località La Capanna, si era trasferita nel borgo di Vitriola. Recentemente era diventata più schiva, rifiutava di essere aiutata dalle persone, voleva stare da sola. Quest’estate l’avevo vista diversa, si era messa abiti corti e provocanti. Insomma, era cambiata» racconta una residente di Montefiorino. La versione è confermata anche da una coetanea, che la ricorda fin dai tempi delle elementari: «Nell’ultimo anno era cambiata, non si faceva più aiutare, non salutava più. Non era possibile darle una mano, anche i familiari non volevano che fosse aiutata. Ogni tanto capitava di vederla in compagnia di qualcuno. Poi spariva e ritornava». «Era una persona fragile e sola. Si lavava alla fontana, viveva in condizioni deplorevoli. La famiglia non c’era, noi abbiamo cercato di aiutarla il più possibile. Purtroppo il sentore in paese è che abbia fatto una brutta fine. Era stata ricoverata, poi l’hanno dimessa e chissà dove è andata» racconta un’altra signora.
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