Visita agli occhi nel gennaio 2026: «Ho sperato ci fosse un errore»
Una modenese di 76 anni poi “dirottata” a Pavullo... a novembre 2025
MODENA. Quattrocentotrentasei giorni di attesa per una visita oculistica in città. Una modenese di 76 anni è rimasta senza parole quando ha cercato di prenotare sul fascicolo sanitario elettronico.
La testimonianza
«La prima data utile era il 28 gennaio 2026 alle 12.50 al poliambulatorio Windsor Park – ha detto la modenese – Se avessi voluto fare prima, sarei dovuta andare il 25 novembre 2025 a Pavullo».
Incredula, la paziente è andata in farmacia lo scorso martedì per prenotare la visita. «Speravo ci fosse un errore – ha aggiunto – e invece no: le date combaciavano».
La 76enne ha escluso la soluzione in Appennino. «Non ho la macchina», ha spiegato. Valuterà se attendere oltre quattordici mesi oppure se, come è intenzionata, ricorrere a una visita privata a pagamento.
In ogni caso, ha voluto far conoscere un’esperienza in cui non è sola. Una seconda modenese ha prenotato l’appuntamento a gennaio 2026, confidando si possano liberare posti nelle agende dell’Ausl a breve.
Fanalino di coda
I dati più recenti della Regione collocano l’Ausl di Modena all’ultimo posto per le visite oculistiche sia differibili sia programmate, mentre non sono disponibili le cifre su quelle urgenti. Dal monitoraggio dei tempi di attesa dell’Emilia Romagna si apprende che meno di quattro visite oculistiche su dieci differibili (39%) e circa una su cinque programmata (21%) rispettano i tempi previsti dalla Regione.
I dati sono relativi alla scorsa settimana. Al penultimo posto in entrambe le graduatorie l’Ausl di Ferrara con il 47% di puntualità.
La replica dell’Ausl
«Tutti i nostri professionisti stando lavorando moltissimo per permettere la profondità delle agende e per facilitare la presa in carico – ha detto Stefania Ascari, responsabile unico per l’accesso dell’Ausl di Modena – La richiesta di prestazioni sul nostro territorio è sempre stata molto alta, segno della fiducia dei cittadini verso il sistema sanitario, che si mantiene nel tempo; nello specifico in questi dieci mesi abbiamo erogato 33.400 visite oculistiche, con picchi di mille la settimana, numeri molto alti se confrontati con quelli delle province limitrofe».
Dalle cifre in possesso dell’Ausl è emerso che quasi una visita su due (il 48%) è stata svolta da medici del settore privato accreditato. I professionisti dell’Ausl non raggiungono il 45%.
L’azienda confida in un bando per oculisti sull’Area Nord nel 2025 e in bandi ad hoc per ore di specialistica ambulatoriale per diminuire i tempi di attesa.
«Il sistema è dinamico e, nella sinergia tra le tre aziende sanitarie modenesi e il privato accreditato, periodicamente sono inserite nuove prestazioni – ha aggiunto Ascari – con una particolare attenzione alle branche dove si verificano riduzioni di disponibilità: è sempre possibile per il cittadino riprogrammare la prestazione, anche in virtù del fatto che sul 2025 sarà progressivamente inserita anche tutta l’offerta del privato, che è una parte rilevante sull’oculistica».
L’Ausl ha predisposto un “catalogo Urgenze” per i casi più gravi.
«Vorrei sottolineare il grande sforzo dei professionisti per consentire le risposte alla domanda di prestazioni dei nostri cittadini», ha concluso Ascari, invitando ad avere pazienza.