Gazzetta di Modena

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Il caso

Finale, sacchi di rifiuti in strada con i nomi di chi li ha abbandonati

di Chiara Marchetti

	I sacchi di rifiuti abbandonati a Finale Emilia
I sacchi di rifiuti abbandonati a Finale Emilia

Le Gev li hanno trovati vicino al fosso di via Cerasa, a poca distanza dall’ex Zuccherificio: all’interno hanno scoperto lettere, corrispondenza e indirizzi

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FINALE. Ancora rifiuti abbandonati nelle campagne finalesi. Il 5 novembre, le guardie giurate ecologiche volontarie (Gev) stavano effettuando una serie di controlli del territorio, quando la loro attenzione è stata catturata da una decina di sacchi neri abbandonati vicino al fosso di via Ceresa, poco distante dall’ex zuccherificio.

Scoperte le “tracce”

Dentro ai sacchi, solitamente utilizzati per la raccolta indifferenziata, c’erano rifiuti di ogni tipo, per lo più generici ad uso domestico; ma all’interno vi era corrispondenza personale il che consentirà il facile rintracciamento dei responsabili.

Denunciati i responsabili

Dopo aver controllato che non ci fosse nulla di pericoloso al loro interno, le Gev hanno prontamente segnalato il maxi-abbandono alla polizia locale di Finale. Dallo scorso anno, l’abbandono di rifiuti in aree non conformi alla raccolta di rifiuti urbani è diventato reato penale, motivo cui gli agenti della Locale sono ora al lavoro per cercare i responsabili e, di conseguenza, sporgere denuncia alle autorità competenti.

I precedenti

Altri sacchi pieni di spazzatura sono stati rinvenuti sempre dalle Gev giovedì mattina, questa volta in via Redene Cremonine. Questi episodi, purtroppo, non sono casi isolati nella Bassa modenese, specialmente nel territorio finalese. A fine ottobre, la polizia locale di Finale ha scoperto diverse lastre ondulate – presumibilmente composte in cemento-amianto – ma anche pneumatici, mattoni e rifiuti generici ad uso domestico nelle vie Albero e Fruttarola, vicino a Massa Finalese. Un fenomeno, quello dell’abbandono di rifiuti, che non accenna a diminuire e che si verifica soprattutto nelle zone di campagna poco trafficate e frequentate. I responsabili, infatti, spesso riescono ad agire indisturbati e a farla franca vista l’assenza di telecamere nelle vicinanze o di eventuali testimoni.