San Felice, muore schiacciato dal trattore mentre sgancia l’aratro
La vittima è un agricoltore di Mirandola di 76 anni. Incidente nel capannone di San Biagio
SAN FELICE. Un’altra tragedia sul lavoro segna la cronaca della provincia, un’altra vittima di un infortunio sulle cui cause ora bisognerà fare piena luce. Perché c’è il coinvolgimento anche di una seconda persona, di cui bisognerà verificare la correttezza di operato.
La ricostruzione
La vittima è un agricoltore di Mirandola di 76 anni, V.B., morto sul colpo. Tutto è avvenuto in pochi istanti ieri pomeriggio mentre era al lavoro in un’azienda agricola di San Biagio (San Felice) al civico 1849 di via Bignardi. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che sia andata così. Erano le 16.15, il 76enne si trovava nel capannone dell’azienda agricola assieme a un collega, entrambi dipendenti dell’azienda. Visto che la giornata volgeva ormai al termine, pare che si volessero mettere avanti per il lavoro di aratura da fare la domenica. L’uomo era sul retro del trattore, intento a sganciare l’aratro per prepararlo all’indomani. Sul trattore c’era il collega. Dai primi riscontri, mentre il 76enne stava operando sull’aratro, il trattore si è mosso in retromarcia e l’uomo ha finito per essere schiacciato tra il trattore e l’aratro. Una fine terribile: è morto praticamente sul colpo.
Capannone sotto sequestro
Il collega, sconvolto, ha dato subito l’allarme, è arrivato il 118 ma non c’è stato nulla da fare: il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Sul posto i carabinieri di Concordia e il personale sanitario Ausl della Medicina del lavoro. Sono iniziati subito lunghi e accurati rilievi, protratti fino a notte, per ricostruire la dinamica dell’accaduto, ed eventuali responsabilità. Il trattore è stato posto sotto sequestro, e così anche l’intero capannone in cui è avvenuto il fatto. Pare scontato, in un tale frangente, l’apertura da parte della Procura di un fascicolo per omicidio colposo nei confronti del collega di lavoro, che è stato sentito a lungo dai militari. È possibile che ci sia stato un fraintendimento tra i due operai, e che quello sul trattore abbia effettuato una retromarcia quando pensava che il 76enne fosse da tutt’altra parte del capannone. Adesso verrà ricostruito tutto nei minimi dettagli. Quando è arrivato il nulla osta da parte del pm, la salma è stata recuperata dalle onoranze Rocco Paltrinieri e condotta a Modena in Medicina legale, per tutti gli accertamenti di prassi in questi casi. V.B. lascia moglie e due figlie, straziate dalla tragedia.