Modena, M5S e Comune contro il Circo Madagascar. Gli organizzatori: «Tutto in regola»
Interrogazione parlamentare sugli spettacoli in via Divisione Acqui. L’amministrazione: «Non accettabile e diseducativo». Cincinnati: «Siamo autorizzati»
Modena Il Circo Madagascar in via Divisione Acqui diventa un caso politico. Il Movimento 5 Stelle interroga il governo Meloni, il Comune accusa: «non accettabile e diseducativo». Dal canto loro, gli organizzatori ribadiscono che è tutto in regola e lo stesso Comune ha rilasciato le autorizzazioni.
«Il Circo Maya Orfei Madagascar propone attrazioni da tutto il mondo e tanti animali esotici», pubblicizzava il Comune di Modena lo scorso 31 ottobre sul sito istituzionale. La pagina è stata poi rimossa.
L’interrogazione del M5S
Stefania Ascari, deputata pentastellata, e Paolo Bernini, candidato alle regionali, hanno rivendicato nella mattina di venerdì 8 novembre un sopralluogo presso la struttura di via Divisione Acqui. «Emergono preoccupazioni», hanno detto gli esponenti del M5S.
L’elenco è lungo. «L’ispezione ha rivelato potenziali criticità legate all’interazione tra animali esotici e il pubblico, inclusi minori – hanno detto Ascari e Bernini – Tra le specie osservate figurano giraffe, pappagalli, elefanti, struzzi e canguri, tutte coinvolte in attività che prevedono contatti ravvicinati e manipolazioni, esponendo così a possibili rischi di incidenti. Particolare preoccupazione è stata suscitata dalla presenza di animali pericolosi, quali leoni, tigri e ippopotami, che richiedono specifiche autorizzazioni per la loro detenzione secondo il decreto ministeriale 19 aprile 1996. Inoltre, sono state segnalate incongruenze rispetto alle prescrizioni veterinarie, soprattutto per animali come elefanti e ippopotami. In particolare, si sottolinea che la temperatura esterna durante l’ispezione era inferiore al minimo consigliato di 15°C per la detenzione degli elefanti, e che non sembravano presenti spazi riparati adeguati».
Ascari ha interrogato in merito il ministero dell’Ambiente, invitando il ministro Roberto Cingolani «a valutare l’adozione di misure legislative che ne vietino definitivamente l’impiego. Si chiede altresì di rafforzare le linee guida Cites come standard per la gestione di animali detenuti nei circhi, e di prevedere controlli straordinari per verificare l'adeguatezza delle strutture e le modalità di trasporto».
Le “mani legate” del Comune
La nota dell’amministrazione è arrivata nel primo pomeriggio di venerdì 8 novembre. «Tante le segnalazioni giunte in questi giorni all’Ufficio diritti animali del Comune e all’Urp da parte di cittadini che esprimono indignazione di fronte all’esibizione di animali selvatici al circo attendato in questi giorni a Modena – si legge in apertura – e preoccupazione per le condizioni in cui vengono detenuti tali animali, a contatto col pubblico. Gli animali selvatici, in quanto non antropizzati, non dovrebbero infatti vivere a contatto con l’uomo».
L’amministrazione ha fatto sapere di essere «da sempre convinta che l’utilizzo degli animali per il divertimento umano, quanto l’esibizione degli stessi negli spettacoli, sia incompatibile con la dignità dell’animale, come sancito già nella Dichiarazione universale dei diritti degli animali».
Il Comune ha ricordato un’ordinanza comunale 2001 «che proibiva l’utilizzo degli animali selvatici durante lo spettacolo e ne consentiva l’attendamento sul territorio comunale a condizione che fossero rispettati i parametri di detenzione degli animali stabiliti dalla Commissione Cities».
L’ordinanza è entrata a far parte del regolamento comunale, poi nel 2014 «il Tar ha annullato ha annullato gli articoli 40 e 41 del Regolamento quelli che proibivano l’utilizzo degli animali selvatici nei circhi sul territorio e regolavano l’attendamento».
Per l’amministrazione «è la dimostrazione che senza strumenti normativi a livello nazionale non è possibile perseguire appieno una condotta a sostegno della dignità e del rispetto degli animali». Il Comune ha rivendicato un ruolo nel chiedere ai parlamentari modenesi una legge nazionale che modifichi la vecchia legge risalente al 1968 e definisca con criteri moderni e civili le attività circensi nella tutela dei lavoratori degli spettacoli viaggianti, ma anche degli animali, alla luce della crescente consapevolezza della dignità degli animali, nel caso specifico dell’animale selvatico».
Il Comune ha annunciato di mettere mano ai propri strumenti, dal regolamento per il benessere animale al regolamento di attendamento degli spettacoli viaggianti, per introdurre opportune modifiche in grado di assicurare il rispetto degli animali, anche di quelli selvatici che, in maniera anacronistica, sono utilizzati negli spettacoli di intrattenimento».
Segue una precisazione: «L’amministrazione non è infatti contraria al circo e alle sue tradizioni, quale espressione di artisti, acrobati e giocolieri anche in grado di innalzare lo spettacolo a livelli di notorietà ben maggiore rispetto ai tradizionali circhi con animali. Non è invece più accettabile ritenere che l’esibizione con gli animali selvatici abbia valenza di conoscenza; è, al contrario, diseducativo mostrare l’animale fuori dal suo contesto naturale, costretto ad eseguire esercizi contrari alla sua natura».
«Gli animali stanno bene, tutto autorizzato»
Nel pomeriggio di venerdì 8 novembre è arrivata la replica alle accuse da parte degli organizzatori. «Il nostro circo è stato autorizzato dalla commissione di pubblico spettacolo del Comune di Modena – ha spiegato Mario Cincinnati a nome del Circo Maya Orfei Madagascar – Sono stati effettuati anche controlli veterinari ed è tutto conforme alla legge. I nostri animali stanno bene, hanno tende riscaldate e sono gli stessi che vennero a Modena nel 2016, a dimostrazione delle condizioni delle ottime condizioni di salute in cui versano elefante, giraffa, ippopotamo e cammelli».