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Film pro-Putin, riecco i filorussi a Carpi: sarà proiettato in clandestinità

di Gabriele Canovi
Film pro-Putin, riecco i filorussi a Carpi: sarà proiettato in clandestinità

La sala che ospita l’evento è segreta: «Per evitare altre censure»

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Ci avevano già provato poco meno di un mese fa, a Cibeno, ma poi il presidente del circolo e l’associazione che lo gestisce avevano bloccato tutto, ritirando la disponibilità della sala prenotata giorni prima. I filorussi, però, non si sono dati per vinti e si sono riorganizzati per proiettare il discusso – e ormai tristemente famoso – docufilm pro-Putin “Donbass, ieri, oggi e domani”. Con qualche accorgimento: questa volta la location che ospiterà l’iniziativa rimarrà “top secret” fino a poco prima del giorno in cui è previsto l’evento.

Prenotazione «anti-censura»

Con un volantino che si è rapidamente diffuso sui social, sono tornati alla carica i filorussi carpigiani con la pellicola di propaganda per Putin: sulla locandina dell’evento, calendarizzato per sabato 16 novembre alle 15, compaiono quattro loghi, tra cui quello delle associazioni “Carpi Consapevole” e Kairòs”, oltre ai nomi degli ospiti, l’analista geopolitico Luciano Lago, Vincenzo Lorusso (in collegamento proprio dal Donbass) e Fabio Demario, referente del “Vento dell’Est”. E proprio vicino ai nomi degli ospiti ecco l’aspetto, forse, più interessante: “Obbligatorio prenotarsi via mail – si legge – e solo dopo la prenotazione verrà comunicato il luogo”. Il motivo di tutta questa segretezza? Gli organizzatori, a detta loro, vogliono scongiurare «altre censure» e così hanno deciso di «tutelarsi in modo preventivo» e di «tutelare il proprietario della nuova sala».

Il blocco dell’Agcom

Di fatto, lo scopo del docufilm, prodotto dal canale televisivo Russia Today, è proporre una ricostruzione di quanto accaduto negli ultimi dieci anni nella regione del Donbass. Un racconto, evidentemente, di parte, tanto che è stato bloccato dall’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ndr) perché «propone una ricostruzione senza alcuna disamina o riproposizione di posizione diverse, descrivendo la popolazione ucraina come composta da feroci nazisti che vogliono sterminare il loro stesso popolo con la complicità di Nato, Usa e Unione Europea, indicati come i veri mandanti delle stragi e autori del colpo di stato del 2014». I contenuti del documentario, secondo l’Agcom, assumono «un carattere politico di incitamento all’odio razziale in violazione della dignità umana» e appaiono «riconducibili ad una forma di propaganda russa con un chiaro intento di diffondere notizie distorte e generare disinformazione, volte a orientare l’opinione pubblica screditando i paesi occidentali e le istituzioni europee».

Il precedente

Parole inequivocabili, che erano tornate di attualità già a metà ottobre quando il circolo Cibeno Pile aveva deciso di “bloccare” la proiezione di questo film così discusso. Il presidente del circolo, Graziano Metadelli, aveva spiegato che «la sala era stata prenotata tempo fa, ma senza specificarne l’utilizzo che ne avrebbero fatto i richiedenti».

Quando poi Metadelli e Ancescao, l’associazione a cui è affiliato il circolo, hanno scoperto il contenuto del documentario, hanno deciso di annullare la prenotazione e non mettere a disposizione la sala. Staremo a vedere come andrà questa volta e cosa ne sarà dell’evento del 16 novembre.

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