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Otto chilometri di coda sulla Fondovalle Panaro: colpa di una frana, interviene la Provincia

di Carlotta Fornaciari
Otto chilometri di coda sulla Fondovalle Panaro: colpa di una frana, interviene la Provincia

L’intervento dell'Ente provinciale dopo le segnalazioni di disagi nel fine settimana

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MARANO. Un incubo di oltre 8 chilometri. La causa sarebbe una frana dovuta ai picchi di maltempo di fine ottobre, precisamente localizzata presso Casona di Marano, sulla Fondovalle Panaro: a risolvere l’imprevisto, un cantiere stradale avrebbe però imposto il transito a senso alternato, provocando diversi chilometri di coda.

I disagi e le testimonianze
Insomma, un disagio non indifferente, che si sarebbe quantificato in diverse ore di tempo spese in macchina. L’odissea di domenica ha avuto inizio nello specifico poco dopo il ponte Sasso Losco a Casona: una tappa che avrebbe più che triplicato i normali tempi di percorrenza della strada. La chiusura del cantiere è prevista fino all’8 dicembre: in previsione della conclusione dei lavori, si attendono misure di regolazione del traffico.
«Oltre otto chilometri di coda, le macchine erano completamente ferme - racconta una delle persone rimaste bloccate nel traffico - Doveva essere un weekend di relax, una bella giornata alla Festa della Castagna, e si è trasformato in un incubo. Per arrivare nei pressi di Modena abbiamo impiegato oltre tre ore di tempo: mi chiedo perché non sia stato possibile rimodulare i tempi del semaforo o chiedere l’intervento dei vigili».

La risposta della Provincia
Ma la Provincia rassicura sull’eccezionalità del fatto: «Quella che si è verificata in Fondovalle è stata una situazione insolita - commenta - Tanto che su segnalazione dei nostri agenti di polizia provinciale, abbiamo attivato la ditta che sta realizzando l’intervento di manutenzione straordinaria sul ponte: questo garantirà la modifica delle fasi semaforiche, in modo da favorire la salita al mattino e la discesa alla sera. Purtroppo durante il weekend, visto il volume di traffico, l’operazione non è stata sufficiente a scongiurare eventuali incolonnamenti. Il prossimo fine settimana terremo monitorata la situazione e, se necessario, procederemo a rimodulare ulteriormente le fasi o ad attuare altre modalità di presidio del tratto».

In ogni caso, la necessità del cantiere rimane indiscussa: «Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria prioritario per garantire la sicurezza della circolazione stradale - conclude la Provincia - In quanto tale, viene comunque eseguito in un periodo volto a minimizzare i disagi rispetto alla stagione estiva e ancor più a quella sciistica. L’obiettivo è quello di riaprire al transito regolare entro il weekend dell’8 dicembre, che solitamente coincide con l’avvio della stagione turistica invernale».