Gazzetta di Modena

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Il caso

Trading e intelligenza artificiale Sono decine i modenesi truffati

Ginevramaria Bianchi
Trading e intelligenza artificiale Sono decine i modenesi truffati

Agganciati con video fasulli di celebrità, poi perdono tutto

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Si allarga a macchia d'olio, anche nel modenese con decine di episodi, il fenomeno delle truffe legate al falso trading online, rivelandosi come una delle nuove e più insidiose frontiere della criminalità informatica, capace di prosciugare i conti bancari di migliaia di cittadini. Solo nel Modenese parliamo di un ammontare di soldi spariti ingentissimo.

Questa tipologia di frode si conferma come una delle più redditizie nel panorama del crimine digitale. Secondo i dati riportati dalla polizia postale, infatti, solo nel 2023 sono state registrate oltre 3.400 denunce a livello nazionale per truffe di questo tipo, evidenziando un preoccupante incremento del 12% rispetto all’anno precedente, per un totale sottratto ai cittadini di oltre 111 milioni di euro. Il modus operandi adottato dai truffatori è quasi sempre lo stesso: estremamente ingegnoso e, nei fatti, spesso efficace. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, questi cybercriminali riescono a creare contenuti pubblicitari ingannevoli, spesso mascherati da banner o promozioni che promettono facili guadagni e che risultano in tutto e per tutto verosimili. Senza alcuno scrupolo, sfruttano loghi di aziende famose come la Ferrari e immagini di volti noti provenienti dal mondo della politica, dell’imprenditoria e dello spettacolo. In particolare, l’utilizzo di video promozionali, in cui vengono perfettamente imitati voce e aspetto di figure pubbliche di rilievo, permette di dare maggiore credibilità a questi falsi investimenti, riuscendo così a catturare la fiducia di un vasto pubblico. Infatti, persino chi, per natura, è più diffidente, finisce spesso per cadere in questa trappola ben congegnata. Il primo contatto con la vittima avviene generalmente attraverso telefonate, social network e, in alcuni casi, persino tramite piattaforme di incontri, dove finti esperti e sedicenti broker persuadono le persone a investire per disparate cause. E poi parte la vera truffa, che si sviluppa in varie fasi: inizialmente viene chiesto alla vittima di effettuare un piccolo investimento, garantendo guadagni immediati e sostanziosi. Dopo i primi fittizi profitti visualizzati sul proprio account, la vittima è così indotta a investire somme sempre più consistenti, alimentando un’illusione di rendimento apparentemente in costante crescita. Il momento critico arriva quando il truffatore richiede ulteriori pagamenti necessari per “sbloccare” i guadagni e restituire il capitale investito. E alla fine, chi ha investito si ritrova privo di qualsiasi risparmio, mentre i criminali si dileguano coi soldi senza lasciare traccia. In merito, la polizia postale ricordano l’importanza di mantenere alta la guardia e di non farsi mai attrarre da promesse di facili profitti: la realtà è raramente quella che si vede sullo schermo.

«Diffidate da richieste di dati personali e bancari, evitate di cliccare su annunci e fate affidamento solo su piattaforme ufficiali – raccomanda Fortunato Cerlino, attore celebre per Gomorra e volto della campagna di sensibilizzazione della polizia – Purtroppo capita sempre più spesso di incappare in pubblicità che promuovono piattaforme fraudolente e investimenti ingannevoli. Se avete anche solo il minimo dubbio o una cattiva sensazione su un raggiro di questo tipo, rivolgetevi subito alla polizia, perché in questi casi - conclude - la prevenzione è tutto».l