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La storia

Cristian ha completato il suo lungo viaggio in bici: dalla Norvegia alla Sicilia in 4 mesi

di Paolo Braglia

	Cristian Benassati a Portopalo di Capo Passero insieme ai genitori
Cristian Benassati a Portopalo di Capo Passero insieme ai genitori

Il sassolese Benassati ha percorso 7.300 chilometri da Nord a Sud dell’Europa: è partito da Svolvaer, città delle Isole Lofoten, per arrivare a Portopalo di Capo Passero

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SASSUOLO. “Gas a martello e stay wild”. Questo il motto che ha accompagnato Cristian Benassati dal Nord al Sud del nostro continente. Il sassolese lo scorso 5 luglio è partito da Svolvaer, città situata sulle isole Lofoten (Norvegia), e pedalata dopo pedalata in bici è arrivato fino a Portopalo di Capo Passero, il punto più meridionale dell’isola siciliana. La meta è stata raggiunta nel fine settimana.

Un viaggio lungo 7.300 chilometri

Tra la partenza in Norvegia e l’arrivo in Sicilia, 7.300 chilometri percorsi ed il passaggio anche in Danimarca, Germania e Svizzera, per un totale di cinque Stati attraversati in 106 giorni di avventura. Diversi anche i passaggi ad alta quota: il passo del San Gottardo sulle Alpi Lepontine, le tappe sul Gran Sasso e sull’Etna. La tappa più emozionante però probabilmente è stata quella di fine settembre a Sassuolo, con l’abbraccio di familiari ed amici in piazza Garibaldi.
Il racconto di Cristian
«È stata un’esperienza incredibile, mentalmente e fisicamente – racconta Benassati, rientrato in città –. Mi sono conosciuto molto di più e ho superato limiti che, se non mi fossi trovato in una condizione così, probabilmente non avrei mai visto».
Pur non avendo avuto problemi fisici tali da dover interrompere l’avventura, nel corso del viaggio non sono mancati ostacoli: «Sono stato fortunato perché non ho mai corso un pericolo reale, mai avuto un problema fisico tale da dovermi fermare. Ci sono stati momenti di crisi ma li ho superati chilometro dopo chilometro pedalando, se mi guardo indietro ho tenuto sempre molto bene dal punto di vista della determinazione – aggiunge il sassolese -. I tanti messaggi di incoraggiamento che per tutto il tempo del mio viaggio mi hanno tenuto compagnia e motivato sono stati fondamentali per arrivare fino alla fine. Mi piacerebbe incontrare tutti quelli che sono stati con me e ringraziarli uno ad uno, ma non sarà possibile quindi mi piacerebbe farlo tramite questo articolo. Devo ringraziare per il loro supporto anche Mario Baschieri del “Gruppo bici a.s.d.”, Michele Vezzali di “Amibike” e Shape creativewear. Il ringraziamento più grande, però va alla mia famiglia e alla persona che mi è stata vicino dall’inizio fino alla fine, ho riscoperto la mia famiglia e trovato sentimenti che mi hanno fatto sentire grato e una persona fortunata».

Al traguardo l’abbraccio con i genitori

Proprio con una parte della sua famiglia, Benassati ha avuto l’occasione di tagliare idealmente il traguardo: i suoi genitori lo hanno raggiunto in Sicilia ed insieme hanno percorso gli ultimi 30 chilometri del viaggio in bici.
«Rientro alla normalità – conclude –, cercherò di portare quello che ho imparato durante questo percorso nella vita di tutti i giorni. Sento di aver chiuso il cerchio, sono molto tranquillo e sereno».