I cento anni degli scout di Carpi: festa nel segno dell’avventura
Giochi e attività in piazza Martiri per celebrare il centenario dell’associazione. Il messaggio: «Sconfiggere l’egoismo, insegnando a essere felici con gli altri»
CARPI. Tre parole – gioco, avventura e servizio – e un obiettivo: sconfiggere l’egoismo, insegnando ad essere felici, facendo la felicità degli altri. Questo lo spirito che da cento anni esatti contraddistingue gli scout di Carpi e con cui ieri si è celebrata una ricorrenza a dir poco speciale.
La festa in piazza Martiri
La festa per il centenario dello scoutisimo carpigiano è stata un successo tra sorrisi, attività e tanta voglia quell’uniforme azzurra, nonostante il maltempo. I festeggiamenti sono partiti da Carpi, da piazza Martiri, dove si sono riuniti lupetti, coccinelle e castorini, mentre esploratori e guide si sono divertiti a Mirandola.
Le altre iniziative
Le iniziative, promosse da Agesci Zona di Carpi e Masci, sono proseguite anche dopo la festa in piazza: all’auditorium Levi Montalcini a Mirandola è stato presentato il libro “1924 Prima e dopo. Storie e persone alle origini dello scautismo in Diocesi di Carpi” di Fabio Balboni e Stefano Zerbini ed è andato in scena lo spettacolo “I cavalieri che fecero l’impresa” dedicato a sei figure importanti per lo scautismo e guidismo locali, don Francesco Venturelli, Arnaldo Pozzetti, Odoardo Focherini, don Zeno Saltini, don Nino Levratti, e Mariella Bruschi.