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L'intervista

Malasuerte, onlyfanser di Sestola: «Vendo online le mie foto nuda e guadagno 20mila euro al mese»

di Manuel Marinelli
Malasuerte, onlyfanser di Sestola: «Vendo online le mie foto nuda e guadagno 20mila euro al mese»

Camilla Landi ha 25 anni ed è molto popolare su OnlyFans. Tra i clienti c'è anche un suo ex professore: «C’è chi mi chiede di vestirmi da Batman»

19 ottobre 2024
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SESTOLA.  Poco più di 2500 anime a Sestola e... una star di OnlyFans: Camilla Landi, 25 anni, in arte Malasuerte. Non sapete di cosa si tratta? È piuttosto semplice. Da una parte dello schermo c’è lei, così come tante altre ragazze in tutto il mondo, dall’altra i suoi clienti, che pagano profumatamente per vedere le sue foto nuda o, e qui però il costo sale, le chiedono di esaudire le loro fantasie, sessuali e non, alcune piuttosto bizzarre.
 

Ma Malasuerte, che è stata anche ospite di Giuseppe Cruciani a “La Zanzara” su Radio 24 si diletta anche nel girare video porno, in compagnia del fidanzato Carlos Alberto Zecchini, 31 anni, e di altri attori e attrici. I due avevano entrambi un posto di lavoro sicuro, ma si sono licenziati per fare contenuti erotici. E Sestola, dove tutti la conoscevano come barista e istruttrice di equitazione, si è presto divisa in due: fan sfegatati e critici.

Landi, cosa si dice di lei in paese?
«La notizia ha fatto molto scalpore, in poco tempo l’hanno saputo tutti. Ormai sono due anni che lo faccio, ho iniziato a maggio del 2022 quando ancora lavoravo come metalmeccanica in un’azienda di Fanano. Ma non appena i colleghi l’hanno scoperto si è creato un clima insostenibile, una battutina continua. Ho anche ricevuto degli insulti... Fortunatamente a settembre guadagnavo già abbastanza e mi sono licenziata».

A tal proposito, in un mese quanto fattura?
«Attualmente siamo intorno ai 20mila euro lordi. Ho fondato una Srls, l’amministratore è il mio fidanzato. Lui è la mente del progetto, ma facciamo spesso contenuti insieme. Ha lavorato per 15 anni in un’impresa vicino a Sestola, percepiva uno stipendio ottimo e aveva un ruolo di responsabilità. Si è dimesso due mesi dopo di me, i guadagni non sono comparabili».

Torniamo al suo paese, perché non si trasferisce altrove? Magari in una grande città?
«Ho scelto di rimanere a Sestola perché amo stare qua. Potrei lavorare da dove voglio, a Milano avrei più opportunità, ma sono molto legata a questo luogo».

Il suo nuovo lavoro le ha causato problemi?
«Tanta gente mi ha voltato le spalle, il mio gruppo di amici si è sgretolato. Nel mio vicinato non sono vista molto bene, hanno cercato di mandarmi via ma io pago l’affitto con sei mesi di anticipo e non creo problemi, la proprietaria di casa è contenta. In paese comprano i miei contenuti, sono sicura di alcune persone».

Ma con certi introiti ci si passa sopra...
«Sì, ma non è solo un discorso economico. Se lo fai solo per soldi ti ammali. Ho conosciuto diverse ragazze che lo hanno aperto per pagarsi l’università, scelta nobilissima. Però a loro non piaceva e pensare che gli uomini facessero certe cose guardando le loro foto stavano male. Bisogna stare bene con se stessi, io non avevo necessità economiche».

E allora perché lo fa?
«Certo, il denaro è importante. Ma io fisicamente mi sono sempre un po’ martoriata, mi sentivo poco a mio agio e avevo disturbi alimentari. Il rapporto col mio corpo è migliorato dopo che ho iniziato a vendere le mie foto su Onlyfans. Lo so è paradossale, perché in tanti vedono il tuo copro e sei molto esposta. Ma a me ha aiutato. Poi adoro sentirmi al centro dell’attenzione».

Ci descriva in cosa consiste esattamente il suo lavoro?
«Realizzo soprattutto contenuti personalizzati e videochiamate: in sostanza esaudisco le richieste dei miei clienti, faccio quello che mi dicono e invio loro qualsiasi foto vogliano del mio corpo. Poi giro spesso anche scene di sesso sia con il mio ragazzo che con altri uomini».

E lui non è geloso?
«No, siamo una coppia molto aperta».

Che richieste fanno i suoi clienti? Ne saranno arrivate anche di particolari...
«Alcune sono assurde. Una volta mi è stato chiesto di imitare una scena di Batman con la maschera, ho imparato il copione a memoria e girato la scena. Tra l’altro completamente vestita...»

Il prezzo?
«Quella l’ho venduta a 500 euro. Un’altra volta ho schiacciato degli insetti a piedi scalzi, inquadrando rigorosamente solo dalla caviglia in giù».

Ha idea di chi siano queste persone?
«La maggior parte delle volte sono anonimi, agli inizi era gente che mi conosceva. Alcune persone si sono anche palesate, tra cui un mio vecchio professore che ora ha cambiato lavoro e compra le mie foto».

Lei come si definirebbe?
«Io vendo un servizio digitale, o meglio, come dico sempre, vendo piacere. Non faccio male a nessuno e non è nulla di illegale, pago le mie tasse. Mi danno della prostituta digitale».

I suoi genitori cosa dicono di questo mestiere?
«Mia madre l’ha presa bene ed è molto contenta. Mio papà non so se lo sa, sono separati da quando avevo 4 anni. Ho anche un fratellino più piccolo, ha 8 anni. Tra qualche anno glielo dirò, con molta trasparenza. Penso sia meglio così piuttosto che lo scopra attraverso altri».

Insomma, un lavoro come un altro...
«All’inizio pensavo fosse più semplice, che si facesse poca fatica. Ma servono idee nuove continuamente, per non uniformarsi alle altre ragazze. Chi dice che non è lavoro non capisce che questa è una cosa seria. Oltre al mio fidanzato lavorano con me altre 6 persone, pago tante tasse».

Lei crede nei valori del femminismo?
«Non proprio. Non sono femminista e mi sono scontrata diverse volte sul tema. Io credo che la svolta sia questa, fare quello che si vuole col proprio corpo. Decido per me, sono consenziente. Molte donne mi criticano ma a me non interessa».

Ha intenzione di continuare a fare questo per tutta la vita?
«Mi sono fissata un obiettivo: comprare casa. Una volta raggiunta una certa stabilità economica credo smetterò, intanto metto da parte un po’ di soldi. Vorrei comunque rimanere in questo ambito, vedremo come espandere l’attività in futuro».

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