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Maltempo, donna salvata a Savignano nell’auto sommersa dall’acqua: «Grazie a due carabinieri angeli»

di Stefania Piscitello

	L'auto inghiottita dall'acqua
L'auto inghiottita dall'acqua

Antonella Piras aveva finito il turno come cameriera alla trattoria Alternativo di Mulino e si trovava all'altezza del sottopasso sulla strada statale tra Bazzano e Savignano

20 ottobre 2024
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SAVIGNANO. «Ero bloccata in auto, quei due carabinieri mi hanno presa in braccio e salvata: 30 secondi dopo la macchina era sommersa».

Antonella Piras ancora è incredula per quello che è avvenuto. Parla dal ristorante Alternativo di Savignano, dove lavora come cameriera. La notte tra sabato e ieri, dopo avere quasi rischiato di perdere la vita in un sottopasso sulla statale tra Bazzano e Savignano, l’ha trascorsa proprio dalla sua datrice di lavoro. A salvarla sono stati due militari della stazione di Savignano che, per scrupolo, hanno deciso di andare a controllare la situazione nel sottopasso – una zona evidentemente critica – e hanno trovato Antonella. La macchina su cui viaggiava era ferma nel sottopassaggio, con l’acqua che ormai arrivava a metà degli sportelli. Lei, terrorizzata ma con grande sangue freddo, aveva il cellulare in mano e stava provando a telefonare proprio ai carabinieri per chiedere aiuto: «Ma non ci sono riuscita – racconta – Loro però sono arrivati lo stesso: me li ha mandati il Signore, non posso pensare altro. La macchina, che è del mio compagno, è ovviamente da buttare ma io sono viva grazie a loro».

Il salvataggio

La donna sabato sera ha lavorato, come sempre, da “Alternativo Trattoria moderna” a Mulino di Savignano. E sabato, già nel tardo pomeriggio, la situazione dovuta alle abbondanti e lunghe precipitazioni, ha iniziato a diventare critica. Era più o meno l’una di notte quando la donna, terminato di lavorare, è salita in macchina per tornare verso casa.

«Sono andata verso il sottopasso, ma ad un certo ho visto come un’ondata d’acqua che veniva verso di me».

Pochi istanti, il livello dell’acqua nel sottopasso che cresce sempre di più. Antonella a quel punto non si perde d’animo e capisce che ogni istante in quella situazione critica è fondamentale: «Volevo fare inversione per tornare indietro – continua – ma non ce l’ho fatta. Sono rimasta letteralmente bloccata, la macchina non si spostava perché l’acqua era arrivata già più o meno a metà dello sportello».

Così, il primo pensiero è stato uno: «Ho preso subito il cellulare per telefonare ai carabinieri e chiedere che mi venissero ad aiutare». Qualcosa però è andato storto: «Non sono riuscita a chiamare». L’auto si stava pian piano trasformando in una trappola, quando all’improvviso in lontananza Antonella ha visto i lampeggianti di una macchina: era una pattuglia dei carabinieri di Savignano.

«Sono scesi dall’auto e sono venuti a salvarmi. Mi hanno tirata fuori di lì – racconta con la voce rotta dall’emozione e da quella sensazione che difficilmente dimenticherà – e mi hanno presa in braccio. Dopo trenta secondi la mia macchina era completamente sommersa dall’acqua».

«Sono stati fantastici»

Sembra tra l’altro che il loro passaggio in quella zona non fosse previsto. Ma si tratta di un’area che già in passato si è allagata, come è emerso anche da un confronto con il sindaco di Savignano Enrico Tagliavini che ha chiesto di monitorare quel sottopasso in particolare, considerata la pericolosità.

«I due militari avevano deciso, con uno scrupolo in più, di venire a controllare anche lì visto che non c’erano le transenne. Mi sono stati mandati dal cielo come due angeli. Sono stati fantastici – prosegue la donna – , mi hanno dato sicurezza, mi hanno chiesto se stessi bene e se volessi andare in ospedale». Una zona, quella al confine con Bolognese, tra le più colpite: nella stessa serata il soccorso alpino, stazione Monte Cimone, ha salvato tre persone rimaste intrappolate in auto tra Savignano e Castello di Serravalle. La loro macchina era stata colpita da pietre e fango, finendo nel fosso laterale che era già pieno d’acqua. I tecnici hanno liberato i passeggeri che sono stati riportati a casa.

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