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La donazione

Vignola, benefattore anonimo dona 90mila euro per il centro "I Portici"

di Mattia Vernelli

	Il progetto di rigenerazione de I Portici a Vignola
Il progetto di rigenerazione de I Portici a Vignola

Nel testamento ha destinato tutti suoi averi all'Asp Terre di Castelli: consentiranno di rigenerere il Centro socio riabilitativo diurno disabili

16 ottobre 2024
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VIGNOLA. È in fase di completamento il rendering che delineerà i lavori di rigenerazione de I Portici, Centro socio riabilitativo diurno disabili di Asp, Azienda di Servizi alla Persona dell’Unione Terre di Castelli. Detto fatto: alcuni mesi fa è arrivato l’inaspettato regalo da 90mila euro da parte di un anonimo benefattore, che ha indicato I Portici come unico beneficiario del proprio testamento.

La gratitudine dell’amministratore di Asp

«Si tratta di una persona che ha saputo apprezzarci pur non essendo mai entrata in contatto con noi. Il signore, – racconta Marco Franchini, amministratore di Asp – infatti, non ha mai lavorato all’interno delle nostre strutture né ha mai usufruito dei nostri servizi. Ci ha conosciuto da lontano, attraverso le iniziative virtuose e i progetti che quotidianamente ideiamo. Ha deciso così di lasciarci tutti i suoi averi: quasi 90mila euro, un aiuto che abbiamo cercato di tramutare ancor prima di firmare l'atto in fatti concreti per venire in contro al meglio alle esigenze dei nostri ragazzi. Così è nata l’idea della rigenerazione della struttura».

La struttura I Portici

I Portici, struttura situata in via Ballestri a Vignola, accoglie 25 ragazzi disabili fino ai 35 anni offrendo servizio diurno di cura e assistenza, oltre a interventi educativi e riabilitativi rivolti all’acquisizione di autonomie personali e occupazionali, attraverso l’apprendimento di un’attività lavorativa utile all’inserimento sociale. È proprio su quest’ultima attività che saranno spesi i 90mila euro donati dal signore. «Rigenereremo gli spazi nei quali i ragazzi svolgono le loro attività laboratoriali, – aggiunge Franchini – che vanno dalle lezioni di musica ai corsi di cucina, passando dall’artigianato e da attività artistiche. I ragazzi imparano a convivere in un ambiente sociale e apprendono le competenze necessarie ad un inserimento sociale e occupazionale. Non potevamo aspettare per mettere a valore un regalo del genere, ci siamo attivati subito e auspichiamo un rapido inizio dei lavori. Crediamo che i luoghi belli rendano migliore l'esperienza sia essa formativa, lavorativa o relazionale per tutti coloro che quegli spazi quotidianamente li vivono, da qui l’idea di dare un nuovo impulso alle strutture già esistenti».

Parola d’ordine: trasparenza

«Tutto sarà rendicontato – assicura Franchini – perché la comunità deve sapere come sarà speso ogni centesimo. Vogliamo essere fedeli all'idea che l'azienda pubblica deve essere esempio di efficienza, operatività e gratitudine a chi impegna risorse per garantire o qualificare i servizi, partendo da chi paga le tasse per arrivare a chi ci onora di tanto enorme affetto. Ringraziamo tanto il notaio che ha seguito il passaggio testamentario, la dottoressa Nicoletta Righi, per essersi fatta promotrice a servizio della comunità, offrendo la sua professionalità al fine di rendere tutto ciò possibile, senza chiedere alcun compenso per l’operazione. Da persone di cuore nascono progetti virtuosi».